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Mawu protegge i cadaveri (Prove Vodun di Jibal'ba)

Posted: Sun Feb 09, 2020 8:26 pm
by Frehyas
*Durante la notte del 6 Forense dell'anno 284, Jibal'ba si fermò davanti al fuoco sacro di Timata Ora, piccolo villaggio sull'isola Tartaruga e si sedette dietro due urne d'argilla. Sfilò le corde vegetali che chiudevano una piccola sacca di pelle legata alla sua cinta e tirò fuori una foglia del giullare, un petalo di fiore degli spiriti e uno strano funghetto, bianco come la neve e solcato da lievi venature verdi, come ciuffi d'erba che cercano di sopravvivere alla candida coperta. Il Qwaylar prese una rudimentale ciotola di legno e iniziò a frammentare con una mano la foglia del giullare. Mentre le secche briciole cadevano cadenzate nel recipiente, con l'altra mano spremeva il fungo, il quale, iniziò a secernere una sostanza molto densa e smeraldina, simile al muco di rana toro. Jibal'ba sputò nel composto per diluirlo e inizio a mescolare con le mani finchè il denso muco non divenne più simile a un olio. Intinse poi il petalo degli spiriti, impregnandolo, e appoggiò la ciotola in terra.*

Mise il petalo in bocca, adagiandolo sotto la lingua e, senza deglutire, recitò:
<<Spiriti, mostra a figlio di Jungla segreti di suo popolo; Xochipilli, tu vive tra ieri e oggi, manda Jibal'ba da oggi a ieri! Xochipilli Lo->> si interruppe il giovane Qwaylar. Il veleno dei funghi era già entrato in circolo, immobilizzandolo con gli occhi spalancati, costringendolo a fissare l'enorme pira davanti a lui.

Mentre Jibal'ba era paralizzato, vide nel fuoco delle figure, appartenenti a una tribù vissuta nella giungla molto tempo prima. Stavano celebrando la morte del loro Pochteca. Tra canti e danze eseguite dai selvaggi attorno al fuoco sacro, un'uomo dalla maschera scarlatta, il loro Vodun, impugnò una grossa lama curva dorata. Dopo averla leggermente scaldata, divise con estrema cura il corpo esanime.

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Il corpo umano venne diviso in queste componenti: lingua, occhi, mani, braccia, gambe, fegato, cuore, cervello, virilità, ossa.


Protezione di Xangò: lingua che urla

L'uomo mascherato prese la lingua e fece un piccolissimo foro sulla punta. Strofinò due piume di fenice e soffò sulle braci prodotte loro per accendere un focolare, per poi scavare due piccole buche nel fango. Un Qwaylar robusto si avvicinò e pianto due pali di legno nelle fosse e ne incastrò un'altra sopra di esse. Un sottile uncino metallico venne poi piantato sul paletto superiore. Il Vodun appese dunque la lingua alla punta metallica, iniziando ad affumicarla.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge lingua con tuo urlo fiammante. Xangò Lo Lo!>>


Protezione di Tonatiuh: occhi che vede tutto

L'uomo mascherato prese gli occhi e li mise in una ciotola di legno, sopra un letto di foglie di Lisander. Li diede a un uomo con precise indicazioni. Questi, si arrampicò in cima a una rudimentale torre e li appoggiò lì, dove nemmeno gli alberi riuscivano ad avvicinarsi tanto al cielo.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge occhi che stace in cima a cielo. Tonatiuh Lo Lo!>>


Protezione di Oxossi: mani abili

L'uomo mascherato chiamò a sè un gruppo cacciatori e gli disse di catturare una rana toro. I giovani corsero subito in mezzo alla giungla, fiutando e accostandosi al terreno per sentire i movimenti più leggeri. Uno di questi riuscì a catturarla prima degli altri e la portò al Vodun. Quest'ultimo prese la creatura e le aprì la pancia, riversando grasso e muco in un recipiente d'argilla; infilò poi le due mani tagliate, assicurandosi che fossero completamente avvolte dal disgustoso intruglio.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge mani che cattura preda. Oxossi Lo Lo!>>


Protezione di Gu: braccia potenti

L'uomo mascherato chiamò i tre uomini più muscolosi del villaggio e gli affidò le braccia. I tre Qwaylar andarono fino all'inizio del deserto; due di questi si misero a sbattere con forza gli arti tagliati sulla sabbia, mentre uno di loro tagliava le piante grasse vicine per riversare la polpa acquosa sulla carne. Una volta completamente insabbiate le braccia, i tre uomini le riportarono al Vodun.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge braccia che lotta e difende da Mangiasabbia. Gu Lo Lo!>>


Protezione di Hebieso: gambe rapide

L'uomo mascherato condusse la tribù in una piccola radura. Adagiò a terra le gambe mozzate e chiamò a sè gli altri selvaggi per istruirli. Invocò Hebieso e il suo messaggio tonante. Dal cielo cadde un tuono che colpì la carne a terra, incendiandola. Con rapidità fulminea e all'unisono, gli uomini del villaggio corsero verso le gambe, spostando una grossa quantità di vento che spense le fiamme. Gli arti erano ora coperti da uno strato di cenere e carne bruciata. I Qwaylar tornarono al villaggio e il Vodun tornò davanti al fuoco.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge gambe rapide come fulmine. Hebieso Lo Lo!>>


Protezione di Mami Wata: fegato purificato

L'uomo mascherato mandò le donne al fiume a riempire un'urna d'acqua e raccogliere qualche canna che cresceva sulla riva. Una volta portato il tutto al Vodun, quest'ultimo prese le piante e tagliò il loro involucro senza rovinarne la polpa zuccherata all'interno e la raccolse in una ciotola. Con un piccolo coltello fece un taglio sul braccio della donna più carnosa e versò un po' del suo sangue nella miscela vegetale. Si mise poi a mescolare l'intruglio con le mani, mentre un aiutante versava l'acqua pura del fiume. Questo composto venne spalmato su tutto il fegato, fino a rivestirlo di una rosa patina melmosa.

Il Vodun alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge fegato che pulisce mare de sangue. Mami Wata Lo Lo!>>


Protezione di Sakapta: cuore coraggioso

L'uomo mascherato prese il cuore e lo depositò in un urna di terracotta. Aprì una botola nel magazzino del villaggio, per scendere nelle profondità buie della terra. Scavò una piccola buca nel punto più oscuro e infilò l'urna, ricoprendo il tutto con la terra.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge cuore corraggioso dentro buio. Sakapta Lo Lo!>>


Protezione di Xochipilli: cervello festivo

L'uomo mascherato chiamò a sè le donne del villaggio. Prese un fungo degli spiriti e lo taglio in tanti piccoli pezzi, per poi consegnarne un po' a ogni donna. Queste se lo misero in bocca insieme a muschi dai colori variopinti e iniziarono a masticarlo velocemente per mescorlarlo con la loro saliva. A turno, sputarono il bolo in una ciotola di legno. Il Vodun prese dunque il cervello e lo lavò nella poltiglia di funghi e muschi e lo lascio all'aperto a riposare.

Alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge cervello folle de feste. Xochipilli Lo Lo!>>


Protezione di Snu Snu: ventre fertile

L'uomo mascherato fece scavare una profonda fossa davanti alla capanna del Tlatoan, infilò la virilità tagliata e la fece riempire della cenere prodotta dal focolare della lingua fino all'orlo. Tappò con terra la buca e chiamò la donna più formosa, poichè ci urinasse sopra.

Una volta finito, alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge ventre fertile de figli. Snu Snu Lo Lo!>>


Protezione di Mami Tata: ossa solide

L'uomo mascherato prese infine le ossa, e, aiutato da Qwaylar forzuti, le spacco con dei sassi. Succhiò fuori il midollo e lo sputò in un una zolla di argilla fresca. Mentre lui mescolava, gli altri facevano lo stesso, finchè la terra non divenne simile a un panetto bianco duro ma malleabile.

Una volta finito, alzò le mani al cielo ed esclamò <<Protegge ossa che tiene su corpo. Mami Tata Lo Lo!>>

*Jibal'ba si riprese dalla sua paralisi e chiuse gli occhi per poter imprimere le immagini che aveva visto nella memoria. Aprì le due urne davanti a sè, prendendo muschi rossi da una e sangue secco dall'altra, mescolandoli tra loro. Tirò fuori dalla sacca le pelli impilate che Spire Nere gli aveva affidato e si preparò a disegnare ciò che gli era stato mostrato dagli spiriti.*