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[Leonard Galavar]

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Dopo il successo del contratto stilato con Yashet dei Kyodrum per dare supporto ai Feddahyn e proteggere il Visir dell’Oasi, la fama della Legione Vareghi, al tempo Legione Artica, si diffuse per tutti i territori del continente umano. I Mercenari del Toro, il Condottiero dei Vareghi, si erano fatti conoscere come persone dedite alla lealtà del contratto, guerrieri che onorano gli accordi e portano a termine il loro lavoro commissionato. viewtopic.php?t=10807#p61862

Durante il periodo del contratto a Tremec dopo il turno di guardia, i Mercenari erano soliti prendere un po' di respiro alla taverna di Tremec, Bartas era conosciuto praticamente da tutte le vestali. Tanto che, una tale di nome Darleen Cox, sentendo sparlare dell’operato di quei guerrieri e vedendoli sempre armati girare per Tremec di fianco ai Feddahyn, si incuriosì e inizio a fare domande in giro per l’oasi. Darleen era un membro dei Kunai residenti sulle isole Magister, e aveva intenzione di organizzare un grande Torneo che avrebbe coinvolto tutta Ardania! Proprio nel deserto di Tremec e successivamente sulle Isole Magister. Un torneo che avrebbe portato fervore tra i piu validi guerrieri, organizzato su più turni durante l’anno, con grandi premi e una lunga classifica da scalare.

Fu così che Darleen, tramite i suoi organizzatori, decise di incontrare il Toro e assoldare la Legione Vareghi offrendo un contratto come Guardie del Torneo, aggiunte alle guardie Kunai. Dopo vari incontri tra il Toro, Darleen e i suoi organizzatori si accordarono per l’ingaggio di più Mercenari possibili per gestire furti, sorvegliare le cassette, evitare aggressioni, risse e comportamenti troppo esosi. Il giorno prima dell’inizio dell’evento ci sarebbe stata l’ispezione dell’Arena per evitare sabotaggi, lo studio dell’area di scontro e delle zone dove erano posizionate le cassette di sicurezza. L’ingaggio sarebbe stato valido in egual modo per tutte le edizioni del Torneo stesso e avrebbe avuto sempre lo stesso compenso.

Effettivamente la sfida dei Dominatori richiamò gente da tutta Ardania, spettatori e partecipanti senza distinzioni di razza e sesso, tutti vollero far notare le proprie abilità e doti combattive per ottenere il premio finale. Anche se l’affluenza fu elevata nulla destabilizzo l’animo dei Mercenari Vareghi che erano lì per fare da Guardia e proteggere i partecipanti e gli spettatori. Tanti furono i momenti di tensione duranti gli scontri, tra urla, offese e lanci di oggetti, d’altronde molti dei combattimenti erano nemici anche fuori dall’arena tant’è che molti furono i momenti sedati che sarebbero potuti diventare bagni di sangue, ma ogni edizione si è sempre conclusa in modo pacifico trovando sempre il suo vincitore.

Il Contratto fu portato a termine con la fine dei Tornei, i Vareghi avevano svolto un ottimo lavoro.

OGNI COSA AL SUO PREZZO!

[Leonard Galavar]

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Tensioni scorrevano tra le strade di Ardania e tempeste cariche di odio e disprezzo si mescolavano all’aria. Nelle terre del Continente, lontanio dalla vallata di Uruzborg, si osservavano le scintille dei venti di guerra stavano per giungere. Dopo la mancata risposta all’ultimatum dei Cavalieri dell’Alba emanato dalla Chiesa Eterna di Loknar e dalla Sacra Chiesa d’Occidente di Hammerheim, Amon, decise di supportare i Cavalieri cercando di mediare con il Ducato di Loknar e la Splendida. Purtroppo, l’odio tra le parti orami era troppo profondo e, seppur tutti dedicavano le loro preghiere ai sette, nessun Dio fu in grado di placare la sete di sangue che stava per scorrere. Un eventuale possibilità di dialogo costruttiva per appacificare la situazione era oramai infranta.

Il continente umano si divise a metà, i più grandi eserciti di Ardania stavano scendendo in guerra, I Cavalieri chiesero il supporto di Amon che purtroppo si trovò da sola a fronteggiare due eserciti. Dopo le varie angherie tra le fazioni oltre il fiume, ci furono scontri nel territorio conteso di Seliand e del Trivio, che spesso portavano alla vittoria i manti smeraldo. Ben coscienti delle loro scarsa possibilità nel contrastare i due eserciti la guerriera decise così di avvalersi del supporto dei Mercenari Vareghi.

Anche se la Legione Vareghi, al tempo Legione Artica, era formato da un piccolo gruppo di guerrieri, la loro esperienza era un ottimo aiuto da avere in battaglia. D'altronde molti dei loro fondatori sono stati artefici di grandi guerre e la loro esperienza poteva essere utile. Così il Senatore amoniano Iulian Skelter, su approvazione del Senato imperiale, decise di assoldare i Vareghi per fronteggiare la guerra come milites aggiunti ai Leoni Imperiali, sotto il comando del Centurione Vyn. Il Toro, condottiero della Legione Vareghi, colse al volo quest’opportunità. Scelti i termini del contratto furono firmati gli accordi dal Senatore Skelter e dal Toro. I Vareghi avrebbero fornito più Mercenari possibile a supporto dei Leoni per fronteggiare la minaccia fino al suo termine, indossando le insegne di Amon.


Il sangue fu versato di continuo, le urla smorzate oramai erano il suono più comune che si udiva tra le strade del continente per tutto il periodo della guerra. La zona tra Eracles e Seliand era diventato un teatro di atrocità inefferabili. Gli scontri furono ardui e portarono molte vittime in ambo gli schieramenti. Molte furono le strategie pronte per le varie battaglia ma seppur furono messe in pratica dal Centurione Vyn non ebbero efficacia. Pochi riuscirono a sfruttare l’opportunità di un’offensiva al momento giusto. Uno dei pochi fu il Toro che con la sua furia cieca in un momento di carica chiamata dal Centurione riuscì a tramortire il pilastro della Sacra Chiesa d’occidente, la Somma Aurin, seppur non bastò a fare breccia nelle loro fila. La potenza e la resistenza di Hammer e Loknar ha conceso al suo schieramento l’onore della prevalsa.

La fazione Amoniana, anche con il supporto dei Mercenari Vareghi vacillò, la coalizione verde-nera era affiatata e le sue guarnigioni ben addestrate. La forza delle loro preghiere riusciva a trovare conforto in ogni animo dei suoi guerrieri. Amon ne uscì sconfitta. Per i Vareghi il lavoro era compiuto, visto che il loro unico obiettivo è portare a termine il contratto e ottenere la ricevuta di pagamento che sancisce la sua riuscita. Ma la guerra è pur sempre guerra. Non esiste nessuna Gloria, sia in quelle che si vincono o che si perdono.
Ciò che oramai descriveva le grandi città come migliori iconografie della Chiesa dei Sette dedite anche a Crom, Oghmar ed Awen, oramai rappresentavano solo una scia di sangue e morte tra le nubi della guerra, ma l'unica cosa che ai Vareghi importava era solo riempire le sue casse!



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