- Tue May 20, 2025 12:25 pm
#63822
La rilegatura fresca aveva l'odore della carta nuova, l'inchiostro, appena asciugato, risaltava ancora di più sulle pagine del piccolo manoscritto mentre lo sfogliava per controllarne l'ultima volta la partitura. Si avvicinò alla cassetta delle lettere e lo abbandonò alla sua custodia, con un piccolo tonfo metallico. Uno sguardo alla porta chiusa, affacciata sulla grande piazza della Capitale, prima di allontanarsi con l'augurio che quelle parole in semplici rime, potessero risvegliare una speranza che la donna aveva mostrato di aver smarrito, un vero e proprio delitto agli occhi dell'autore.
Per le contrade d'Arda, un'anima errante,
Recava un cuor serrato, all'aprirsi riluttante.
Pavido d'inganni, dell'ombra funesta,
L'anima sua chiusa appariva più mesta.
"Fidarsi è un lusso," pensava con pena,
"Che spesse volte un crudo fato scatena."
Ma un dì s'offrì un volto di vera nobiltà,
Di sguardo sereno, e sincera fedeltà.
Una mano si tese, un sorriso cortese,
Che sparse un balsamo sulle sue offese.
E un raggio di fido il cuor suo rischiarò,
Così il germe di speme nel gelo sbocciò.
Donò un flebile pegno, un atto d'ardire,
Che parve dal freddo un fior far sortire.
Confidò pensieri e l'intimo fervore,
Nutrendo nel petto un seme d'amore;
Scoprendo sentieri, un mondo svelato,
Al di là del vallo per sé edificato.
Ben vero, non sempre fu sentiero fiorito,
Qualche acuta spina vi punse il suo dito.
Taluno infranse anche la parola data,
Una promessa al vento fu tosto gittata.
E l'ombra del dubbio, gli recò gran male
Colpendo l'anima con strale ferale.
Ma volse lo sguardo all'immenso firmamento,
E seppe che il rischio valea quel sentimento
D'un cuore che libero batte e non è recluso,
Segnato dal mondo, seppur un po' confuso.
Meglio una ferita che un'anima spenta,
Una vita vissuta, pur difficile e cruenta.
Che starsene solo, nel proprio maniero,
Senza eco di giubilo, senza l'invito sincero
D'un canto con altri, un coro vibrante,
Che rende l'esistenza un dono costante.
La solitudine è un abbraccio di gelo,
Che spegne ogni fiamma, affogandola col velo.
Schuida dunque il tuo cuore, con animo forte,
Alla grazia sublime d'un fido consorte.
Sebbene talvolta il prezzo sia l'amarezza,
Una vita di fiducia è immensa ricchezza.
Poiché dove l'anima trova un confine amico,
Fiorisce un giardino che non è più mendico.
E in quel dono sincero che l'animo accoglie,
Trova la gioia che l'essere tuo scioglie.
*Un'onda stilizzata, muto omaggio alla Divina Musa, su cui è incisa una chiave di violino, sigilla il componimento.*
Per le contrade d'Arda, un'anima errante,
Recava un cuor serrato, all'aprirsi riluttante.
Pavido d'inganni, dell'ombra funesta,
L'anima sua chiusa appariva più mesta.
"Fidarsi è un lusso," pensava con pena,
"Che spesse volte un crudo fato scatena."
Ma un dì s'offrì un volto di vera nobiltà,
Di sguardo sereno, e sincera fedeltà.
Una mano si tese, un sorriso cortese,
Che sparse un balsamo sulle sue offese.
E un raggio di fido il cuor suo rischiarò,
Così il germe di speme nel gelo sbocciò.
Donò un flebile pegno, un atto d'ardire,
Che parve dal freddo un fior far sortire.
Confidò pensieri e l'intimo fervore,
Nutrendo nel petto un seme d'amore;
Scoprendo sentieri, un mondo svelato,
Al di là del vallo per sé edificato.
Ben vero, non sempre fu sentiero fiorito,
Qualche acuta spina vi punse il suo dito.
Taluno infranse anche la parola data,
Una promessa al vento fu tosto gittata.
E l'ombra del dubbio, gli recò gran male
Colpendo l'anima con strale ferale.
Ma volse lo sguardo all'immenso firmamento,
E seppe che il rischio valea quel sentimento
D'un cuore che libero batte e non è recluso,
Segnato dal mondo, seppur un po' confuso.
Meglio una ferita che un'anima spenta,
Una vita vissuta, pur difficile e cruenta.
Che starsene solo, nel proprio maniero,
Senza eco di giubilo, senza l'invito sincero
D'un canto con altri, un coro vibrante,
Che rende l'esistenza un dono costante.
La solitudine è un abbraccio di gelo,
Che spegne ogni fiamma, affogandola col velo.
Schuida dunque il tuo cuore, con animo forte,
Alla grazia sublime d'un fido consorte.
Sebbene talvolta il prezzo sia l'amarezza,
Una vita di fiducia è immensa ricchezza.
Poiché dove l'anima trova un confine amico,
Fiorisce un giardino che non è più mendico.
E in quel dono sincero che l'animo accoglie,
Trova la gioia che l'essere tuo scioglie.
*Un'onda stilizzata, muto omaggio alla Divina Musa, su cui è incisa una chiave di violino, sigilla il componimento.*
Aiden Telaga