Pensieri del Locandiere di Nuran-Kar
Posted: Fri Dec 06, 2019 11:33 am
by marhand
Birra, Birra e ancora Birra!
Semmai qualcuno dovesse chiedere ad un Djaredin qual è la sua attività preferita almeno nove volte su dieci si sentirebbe rispondere bere Birra! E quale Birra? Beh, la Birra della Gran Riserva ovviamente, la migliore di tutto il sottosuolo e Ardania!
Soprattutto in quest’ultimo periodo nelle menti di un gran numero di cugini balena l’idea di avere una bella cantina privata per potersi ubriacare e sollazzare con la giusta Birra per ogni diversa occasione!
Per il Locandiere Gror Barbalenta queste erano buone, anzi ottime notizie, la locanda di Nuran-Kar e quella di Kard Dorgast stanno vendendo Birra come non mai ed ora una fila di cugini intenditori lo sta cercando per ordini ben precisi.
Ed ecco una vecchia volpe dei cunicoli, uno djaredin dalle mille capacità (e tasche, pensa Gror) aggiungersi alla fila per presentare il suo ordine, niente di meno che Togrim Musonero, ex Archon della Gemma! Già alle prime parole nell’avida mente di Gror compaiono immagini di molti scudi scintillanti, ma anche il rimorso che gli prende il cuore quando deve dare via i barilotti della Birra migliore!
Con fare da esperto venditore Gror spiega e fa degustare all’esperto cugino le diverse Birre della Gran Riserva, offrendo lui degli assaggi assai rari da trovare alla gemma, come un bel boccale di Bevuta dell’Angaz prodotta all’avamposto! Poco da aggiungere, solo questo buonissimo boccale ha portato il cugino a fidarsi dei consigli di Gror e ordinare botti e botti di Birra!
Missive da mandare, ordini da prendere, altra Birra da produrre e spedire; e infine da bere!
BIRRA!
Ragni e Polvere Nera
Posted: Sun Dec 22, 2019 2:44 pm
by marhand
La Drakk Scura, Birra Djaredin originalmente prodotta a GrunGron Drakk e presentata per la prima volta ai lunghi con l’occasione dell’asta di Nuran-Kar di questo ciclo, è certamente una delle preferite di Gror, tanto da fargli percorrere lunghi cunicoli per raggiungere la piccola locanda dell’avamposto.
A causa però dei maledetti snorby viola, come li chiama Gror, o drow come sono comunemente conosciuti, il viaggio era ogni volta una dannata impresa per via delle imboscate che cercavano di tendere ai seppur armati e attenti viaggiatori.
Scaramucce e ritorsioni in superficie erano la norma di quei tempi, ma con nessuna delle due parti realmente intenzionata a spendere in quel luogo gran parte delle proprie forze la questione rimaneva in gran parte “silente”.
La questione tuttavia esplose tutto d’un tratto, decine e decine di grossi ragni avevano invaso quel tratto dei cunicoli! Ciò non poteva essere assolutamente tollerato. Gror, assieme ai Bortrox Togrim e Surgur, (quest’ultimo anche Archon oltre che Bortrox!) scelsero un piano d’azione rapido, per insegnare a quelle bestiacce la pena per chi entra nei cunicoli senza permesso.
L’armata Djaredin compatta come una montagna, chiassosa come poche altre e infuriata come nessun altra arrivò velocemente al luogo e iniziò uno scontro molto feroce; imprecazioni dei cugini punti dalle mandibole velenose dei ragni, strilli delle bestie infilzate da lance o schiacciate da martelli, preghiere alla triade per sostenere la prima linea e un piacevole odore di polvere nera data dagli spari dei genieri era tutto ciò che Gror poteva sentire in quei momenti, e diamine se gli riempiva il cuore di gioia, essere li con i suoi cugini a dare una lezione a quelle bestie!
Carica dopo carica gli Djaredin raggiunsero finalmente l’ultimo antro, una grotta empia, L’Empio Giardino lo chiamano i Bortrox, e tale posto ha proprio il giusto nome! Il più grande dei ragni, il più empio e maestoso mai visto aveva fatto di quel buco la sua tana, ed ecco spiegata l’invasione! Tutte le altre bestie non erano che la sua prole, un pallido riflesso di quella bestia enorme.
La montagna trema raramente, ma quando talvolta un cugino azzoppava momentaneamente quella bestia e questa cadeva a terra, che tonfo e che scosse! Entrambe le parti erano inflessibili, nessuna delle due voleva cedere un singolo passo guadagnato. La situazione era di stallo, ma se la forza non avrebbe vinto, allora la polvere nera, o la Nera come molti cugini amano chiamarla, avrebbe risolto la situazione. Ed ecco una gigantesca esplosione, la bestia sepolta viva, o morta, e il buco chiuso.
Ora finalmente Gror può andare a bere la Birra a Forgia del Drago in Pace, dannati Snorby!
Una Strana Spada.
Posted: Thu Feb 20, 2020 12:01 pm
by marhand
Un occhio gigante adornato da un'altra moltitudine di altri, solo più piccoli e ancora più malvagi. Nemmeno un istante dopo l’ascia dell’Archon Moiraj Sventraorchi taglia a metà la creatura, un liquido o forse una melma, difficile dirlo, ricopre il punto del terreno ove pochi istanti prima la creatura stava levitando. Senza perdere tempo il Bortrox Togrim musonero disattiva le trappole dello scrigno nascosto lì vicino.
Il baule viene aperto ed al suo interno c’è un’arma posta con reverenza, i cugini la riconoscono subito essere fatta con la lega più solida conosciuta; il Duranio. La spada è esaminata e si scopre con sorpresa che le rune sono già state “sciolte”. Sembra un’ottima spada, così Gror decide di testarla chiedendo ad un cugino di affrontarlo per verificare che le rune siano ancora attive. Quasi tutti i cugini, al sentire una voce metallica ed estranea si voltano preoccupati, forse un intruso o un mago sta tramando qualcosa, o ancora più probabile le bestie dal grande occhio stanno meditando vendetta!
Ma non è così, la spada! La Spada Parla! L’oggetto viene fatto valutare dall’Uzbad Bonji il quale afferma che a sua opinione la spada non è magica, ma piuttosto racchiude uno spirito. I cugini fanno così, portando con sé lo strano oggetto, ritorno alla Gemma e in piazza un uomo del nord, Herger, nota subito la spada impugnata da Gror. Dice di conoscerla, dice che un tempo possedeva a Thorgad. Afferma che la spada segue un padrone finché questo la tiene in considerazione e sazia la sua voglia di battaglia.
Un grande sorriso compare nel volto di Gror, la spada non poteva venire in sua mano in un momento migliore.
Pochi passi nell’oscurità.
Posted: Sun Mar 01, 2020 3:03 pm
by marhand
Una Barba sudata è in cammino da molte rotazioni; porta con sé una sacca di pelle di vilderon. Anche la sua Barba è nera così come i suoi vestiti. È buio pesto, ma la figura riesce a muoversi senza problemi. Forse ha un sesto senso, o forse le strane lenti appoggiate sui suoi occhi gli permettono di vedere nel buio. Cammina, suda, non si ferma nemmeno per mangiare un piccolo spuntino. Deve proseguire; il suo popolo conta su di lui. Odore di zolfo, quindi dei piccoli picchiettii regolari in lontananza. Infine, una pallida luce che però pare forte come il sole agli occhi dello djaredin.
GrunGron Drakk.
La barba porta la mano destra alla sacca ed estrae un qualche oggetto completamente ricoperto da un panno di pelle di Troll. Improvvisamente il battere dei martelli viene meno, il rumore del ferro dei picconi dei minatori contro la roccia tace e il borbottio delle barbebianche alla locanda si ferma. La barba più bianca del villaggio esce con aria grave dalla locanda. La pelle di troll viene lasciata cadere a terra e viene svelata una tavola di pietra. Silenzio.
La Barba sudata riprende il suo viaggio..