[HMR] Diario del Tesoriere - L'antica Arte
Posted: Tue Dec 10, 2024 11:04 pm
Aveva passato intere giornate su quelle antiche carte, aveva consultato gli altri studiosi dell'Accademia
ed insieme a loro aveva deciso di avventurarsi in questa semplice quanto noiosa impresa
Non erano tesori e ricchezze che andavano cercando ma conoscenza e comprensione.
Raccolsero le pergamene che per molti erano da considerare carta straccia e partirono.
13°0' Sud
174° 39' Est
Il baule si aprì senza alcuna difficoltà, nessuna creatura apparve a proteggerlo
al suo interno vi erano alcuni pezzi di una vecchia armatura
una doppia spada ed un libro di magia rovinato dal tempo
50°58' Sud
175°8' Ovest
Anche questo baule si aprì con due tocchi e senza nessuna creatura a sua guardia
dentro stavolta c'erano 684 corone d'oro, un arco di legno fradicio e un elmo ammaccato
49°34' Sud
135°46' Ovest
Stavolta dopo due giri del grimaldello apparvero due scheletri
Jolet notò che questi apparvero a circa due passi di distanza dal baule
come se fossero stati richiamati ad una qualche magia
eppure non erano evocazioni, una volta uccisi i cadaveri rimasero per terra
bisognava indagare ancora...
72°14' Sud
145°32' Ovest
Un altro baule farlocco, solo una pozione di resistenza al fuoco, un vecchio martello
e dei pantaloni bucati sulle ginocchia...
10°11' Sud
104°7' Est
Forse stavolta era la volta buona!
Al terzo giro di chiavistello apparvero un mongbat e uno scheletro
Jolet notò che apparivano subito dopo un piccolo lampo di luce
era quasi come se il baule fosse sigillato da una runa che, una volta rotta
sprigionava l'energia che poi dava origine all'apparizione...
dentro il vecchio forziere vi erano dei vestiti, un vecchio libro, 579 corone d'oro e dei bracciali da Esploratore
10°43' Sud
102°35' Est
La prassi si ripeteva identica, terzo giro di chiavistello ed apparvero un mongbat ed uno scheletro
la differenza era solo nel contenuto del baule, una lancia in pirite, una canna da pesca ed un grande scudo di legno
però questa volta Jolet aveva capito un'ulteriore dettaglio... la runa in questione apriva come una fenditura spaziale
una porta che si richiudeva appena un istante dopo essersi aperta ed aver sputato fuori la creatura..
Queste creature infatti erano come imbambolate per qualche secondo, come se avessero trascorso del tempo
frastornate da un sonno forzoso e dopo aver barcollato in giro per qualche secondo, si scagliarono sopra la prima
persona che videro davanti a loro.
42°0' Nord
107°9' Est
Due giri di chiavistello e questa volta apparvero due mongbat
anche stavolta le creature vennero sputate via da una fenditura ed iniziarono a zampettare in giro come ubriache
dopo qualche secondo si avventarono sul primo bersaglio utile.
Il baule stavolta conteneva 835 corone d'oro e una maglia in anelli
Quella sera Jolet ed il suo gruppetto di studiosi aprirono molti altri forzieri e alla fine
tornarono ad Hammerheim con una convinzione...
Chiunque in passato sigillò questi bauli, appose su di essi alcune rune,
queste rune sono a loro volta collegate a dei luoghi mistici immutabili nel tempo e nello spazio
come fossero delle prigioni magiche dove il tempo non scorre e lo spazio non esiste
dentro ogni prigione vi è stata confinata una creatura, condannata alla perpetua attesa
come fossero in un sonno profondo senza una fine certa...
Quando la runa viene infranta... è come se questa prigione venisse aperta e la creatura
dopo chissà quanti secoli di prigionia, venisse sparata fuori a forza e svegliata di soprassalto,
così questa, appena destata, irritata e confusa, si scaglia contro la prima cosa che trova a tiro.
Certo... queste sono solo teorie... ma continueremo ad indagare...
La magia del Tempo e la magia dello Spazio... chissà quante cose ci sono ancora da scoprire in merito...
ed insieme a loro aveva deciso di avventurarsi in questa semplice quanto noiosa impresa
Non erano tesori e ricchezze che andavano cercando ma conoscenza e comprensione.
Raccolsero le pergamene che per molti erano da considerare carta straccia e partirono.
13°0' Sud
174° 39' Est
Il baule si aprì senza alcuna difficoltà, nessuna creatura apparve a proteggerlo
al suo interno vi erano alcuni pezzi di una vecchia armatura
una doppia spada ed un libro di magia rovinato dal tempo
50°58' Sud
175°8' Ovest
Anche questo baule si aprì con due tocchi e senza nessuna creatura a sua guardia
dentro stavolta c'erano 684 corone d'oro, un arco di legno fradicio e un elmo ammaccato
49°34' Sud
135°46' Ovest
Stavolta dopo due giri del grimaldello apparvero due scheletri
Jolet notò che questi apparvero a circa due passi di distanza dal baule
come se fossero stati richiamati ad una qualche magia
eppure non erano evocazioni, una volta uccisi i cadaveri rimasero per terra
bisognava indagare ancora...
72°14' Sud
145°32' Ovest
Un altro baule farlocco, solo una pozione di resistenza al fuoco, un vecchio martello
e dei pantaloni bucati sulle ginocchia...
10°11' Sud
104°7' Est
Forse stavolta era la volta buona!
Al terzo giro di chiavistello apparvero un mongbat e uno scheletro
Jolet notò che apparivano subito dopo un piccolo lampo di luce
era quasi come se il baule fosse sigillato da una runa che, una volta rotta
sprigionava l'energia che poi dava origine all'apparizione...
dentro il vecchio forziere vi erano dei vestiti, un vecchio libro, 579 corone d'oro e dei bracciali da Esploratore
10°43' Sud
102°35' Est
La prassi si ripeteva identica, terzo giro di chiavistello ed apparvero un mongbat ed uno scheletro
la differenza era solo nel contenuto del baule, una lancia in pirite, una canna da pesca ed un grande scudo di legno
però questa volta Jolet aveva capito un'ulteriore dettaglio... la runa in questione apriva come una fenditura spaziale
una porta che si richiudeva appena un istante dopo essersi aperta ed aver sputato fuori la creatura..
Queste creature infatti erano come imbambolate per qualche secondo, come se avessero trascorso del tempo
frastornate da un sonno forzoso e dopo aver barcollato in giro per qualche secondo, si scagliarono sopra la prima
persona che videro davanti a loro.
42°0' Nord
107°9' Est
Due giri di chiavistello e questa volta apparvero due mongbat
anche stavolta le creature vennero sputate via da una fenditura ed iniziarono a zampettare in giro come ubriache
dopo qualche secondo si avventarono sul primo bersaglio utile.
Il baule stavolta conteneva 835 corone d'oro e una maglia in anelli
Quella sera Jolet ed il suo gruppetto di studiosi aprirono molti altri forzieri e alla fine
tornarono ad Hammerheim con una convinzione...
Chiunque in passato sigillò questi bauli, appose su di essi alcune rune,
queste rune sono a loro volta collegate a dei luoghi mistici immutabili nel tempo e nello spazio
come fossero delle prigioni magiche dove il tempo non scorre e lo spazio non esiste
dentro ogni prigione vi è stata confinata una creatura, condannata alla perpetua attesa
come fossero in un sonno profondo senza una fine certa...
Quando la runa viene infranta... è come se questa prigione venisse aperta e la creatura
dopo chissà quanti secoli di prigionia, venisse sparata fuori a forza e svegliata di soprassalto,
così questa, appena destata, irritata e confusa, si scaglia contro la prima cosa che trova a tiro.
Certo... queste sono solo teorie... ma continueremo ad indagare...
La magia del Tempo e la magia dello Spazio... chissà quante cose ci sono ancora da scoprire in merito...