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Per la gloria di Althea

Posted: Tue Feb 06, 2024 9:47 am
by Rinaldo de Metz
Per la gloria di Althea!

Non era passato molto da quando i fedeli della Madre Althea avevano salvato il continente umano "spegnendo" i menhir, le steli che alimentavano con il loro potere gli esseri immondi che ne venivano fuori, di fatto provocando grande scompenso e disordine in tutto il continente e un grande disagio per l'equilibrio della flora e di tutte le fiere della foresta. I sacerdoti della Madre avevano avuto in dono il potere, grazie ad un antico mantra "Dendros Imperium" di disattivare una volta per tutte quelle pietre che avevano provocato tanta morte e disordine.

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Tutto il continente umano aveva potuto vedere il loro coraggio e saggiare la loro fede, fede incrollabile e che stava per portarli a compiere altri gesti e altre avventure che nemmeno avrebbero immaginato. Ancora una volta il potere di Althea aveva trionfato, l'equilibrio era tornato a regnare tra le fronde degli alberi del continente umano, ma fino a quando questo ordine sarebbe stato mantenuto? Era loro dovere di vegliare, per questo da quel giorno i fedeli di Althea si unirono sempre di più, sancendo un sacro patto, ovvero quello di spendersi fino anche a versare il proprio sangue per l'equilibrio, la vita e la pace, dove li avrebbe portati tutto questo?

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Tue Feb 06, 2024 8:34 pm
by AndertonTM
Padre Rinaldo, un sacerdote di Althea, era noto per la sua saggezza e compassione.
La sua presenza tranquilla e la sua profonda comprensione dei cicli della vita avevano attirato l'attenzione di molti, incluso Anderton ancora legato a Vashnaar.

Anderton, inizialmente scettico nei confronti di Althea , era un Ministro rispettato nel villaggio, ma il peso delle sue esperienze in battaglia lo aveva portato a cercare un significato più profondo nella vita. Aveva sentito parlare di Padre Rinaldo e della sua capacità di portare conforto e saggezza anche ai più dubbiosi e la sua abilità nella lotta per preservare l’equilibrio combattendo in prima linea contro le streghe di katah proteggendo l’equilibrio e le foreste del continente umano.

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Un giorno, Anderton si avvicinò a Padre Rinaldo, cercando risposte alle sue domande più profonde. Era stanco delle guerre e delle divisioni, desiderava trovare un nuovo scopo che fosse in armonia con la vita e la natura. Padre Rinaldo, con pazienza e rispetto, iniziò a condividere con Anderton le prospettive della fede di Althea.
Parlando del ciclo della vita, dell'equilibrio naturale e della responsabilità di preservare la terra, Padre Rinaldo colse l'interesse e la ricerca di significato in Anderton. Gli raccontò storie di miracoli della Dea della messi, della sua guida amorosa e della forza equilibrante che portava al mondo.
Gradualmente, Padre Rinaldo aiutò Anderton a comprendere che Althea non era solo una divinità, ma un simbolo di pace, armonia e amore. Gli mostrò come la sua fede potesse essere una forza positiva per il villaggio e come la conversione ad Althea avrebbe potuto offrire a Anderton un nuovo cammino di vita, lontano dalle lotte e dai conflitti.
Col passare del tempo, Anderton aprì il suo cuore e la sua mente alle nuove prospettive. La fede di Althea gli diede un nuovo scopo, basato sulla cura della vita e sulla protezione dell'equilibrio naturale. Padre Rinaldo, con gratitudine, vide Anderton trasformarsi da guerriero a difensore della vita, portando la luce di Althea nel suo cammino.

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La conversione di Anderton ad Althea divenne una testimonianza di come la gentilezza, la comprensione e la guida amorevole di un sacerdote potessero cambiare il cuore di chi cercava un significato più profondo e una connessione con la divinità della messi.
Un patto era stato sancito ovvero quello di spendersi e dare tutto quello che avevano fino anche a versare il proprio sangue per l'equilibrio, la vita e la pace.

Per la Gloria di Althea

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Sat Feb 10, 2024 9:56 am
by Rinaldo de Metz
Per la gloria di Althea

Padre Anderton durante la sua visita al Monastero e il colloquio con padre Rinaldo aveva fatto notare come il tempio dedicato alla Dea Althea situato a Bosco Vecchio fosse ormai un ammasso di rovine. Tutto ciò perpetrato dalla furia distruttrice degli orchi che avevano reso di recente quelle terre delle lande desolate e prive di ogni benedizione.

La domanda che tutti si chiedevano era: "Che fine aveva fatto l'effige della Custode delle Foreste"? Distrutta anche quella?

I sacerdoti convenuti quella sera decisero di indagare ed organizzare una spedizione per tentare di recuperare quello che rimaneva della sacra effige.

Di comune accordo con i cittadini di Loknar, i due contingenti partirono alla volta di Bosco Vecchio, si unirono a loro anche due fedeli della Madre Althea: Savraska e Morgan Morgraine.
Rinaldo e i Cavalieri dell'Alba avevano organizzato un vero e proprio scavo, nell'eventualità che ci fossero cocci da dover tirare fuori dalla nuda terra, avevano anche portato con sé un argano, una nave e delle reti, nell'eventualità che la Statua fosse stata sbalzata sul fondale.

Arrivati sul posto, padre Rinaldo elevò una preghiera alla Dea e benedisse i presenti

Madre delle Madri, piacere degli uomini e degli Dei,
Signora che vivifichi ogni cosa,
che sotto le mobili costellazioni celesti
ravvivi il mare portatore di navi, la terra che reca le messi,
poiché grazie a te ogni genere di esseri animati è concepito e vede,
fai crescere i fiori soavi, per te sorridono le distese marine,
e, rasserenato, brilla di una luce diffusa il cielo
Infatti, non appena la bellezza del giorno primaverile si svela,
ed il soffio del favonio vivificatore, dischiuso, prende forza,
per prima cosa gli uccelli del cielo annunciano te e il tuo arrivo,
o Dea, colpiti in cuore dalla tua potenza.
Quindi le bestie selvatiche balzano qua e là per i pascoli rigogliosi
ed attraversano i fiumi vorticosi
così, presa dal fascino, ti segue desiderosa ovunque tu voglia condurla
Infine per i mari ed i monti ed i fiumi impetuosi e per le frondose dimore
degli uccelli ed i campi verdeggianti,
ispirando a tutti nel cuore un soave amore, fai sì che con desiderio
propaghino le loro generazioni stirpe per stirpe.

E poiché tu sola governi la natura, e senza di te nulla nasce
nelle divine plaghe del giorno, e nulla diviene lieto né amabile,
desidero che tu sia compagna questa sera
Di chi con coraggio si pone dinanzi a te con spirito di devozione
Per ritrovare l’effige persa dopo tanta devastazione
Benedici questi uomini valorosi, infondi loro coraggio
Accresci in tutti noi il desiderio di abbracciare la tua via
Con fede e devozione finché chiusi gli occhi su questa terra
Canteremo in eterno le tue lodi.

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I Cavalieri insieme al popolo di Loknar liberarono la strada verso il Tempio, ostruita da molti massi, provocati probabilmente da una considerevole esplosione, che quelle orribili creature avevano provocato.

Il duro lavoro e i colpi assestati delle due fazioni ivi presenti, permisero di liberare le ostruzioni e di arrivare fin davanti all'altare del Tempio, ove giaceva nell'angolo di sinistra una roccia che ricordava il volto della Dea, della statua non rimaneva che il viso, peraltro malmesso.

Si tentò di recuperare qualche altra parte della Statua dal fondale marino ma ogni sforzo risultò vano, i fondali restituirono solo rocce e legname. Ci si doveva rassegnare, ciò che rimaneva dell'Effige della Dea della Fertilità era solo quel viso.

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Recuperato il prezioso oggetto, i Cavalieri lo sistemarono ai piedi dell'Effige della Dea all'interno del Tempio nel Monastero dell'Alba. In attesa di ricostruire la preziosa immagine deturpata da tanto odio.

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Un patto era stato sancito ovvero quello di spendersi e dare tutto quello che avevano fino anche a versare il proprio sangue per l'equilibrio, la vita e la pace.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Sat Feb 17, 2024 2:58 pm
by AndertonTM
Il sole dorato del tardo pomeriggio filtrava attraverso le foglie degli alberi, proiettando ombre danzanti sul sentiero che conduceva al monastero. Padre Rinaldo, un sacerdote di Althea, si trovava seduto all'ombra di un grande albero nei giardini del monastero. Accanto a lui c'erano Anderton, il valoroso Ministro, Morgan e la serpe dei sussurri, altri due seguaci della Dea della messi.

La conversazione era un mosaico di pensieri e progetti, focalizzato sulla ricostruzione della statua di Althea. I resti di questa sacra icona erano stati recentemente recuperati dalle profondità di Bosco Vecchio, un luogo sacro conosciuto per la sua connessione con la natura.

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Il Gran Mestro Hickaru, si unì al gruppo portando con sé pergamene e schizzi della statua originale. Si sedette, srotolando i disegni dettagliati e parlando della maestria artigianale necessaria per dare nuova vita all'immagine divina.

"La Dea ci ha guidato qui oggi," disse Padre Rinaldo, il suo sguardo pacifico e illuminato dalla fede. "Il suo desiderio è che questa statua venga ricostruita, non solo come simbolo della nostra devozione, ma anche come testimone della sua presenza benevola."

Anderton, che aveva imparato ad apprezzare la forza e la saggezza di Althea, annuì. "Dobbiamo far sì che ogni dettaglio rispecchi la sua grandezza. Che ogni sguardo posato sulla statua senta la presenza della Dea."

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Morgan e la serpe dei sussurri, con il loro rispetto per la natura, proposero di utilizzare legni pregiati provenienti dalle foreste circostanti, contribuendo a creare una statua che si fondesse con l'ambiente naturale. "Che la Dea sia rappresentata non solo nella forma, ma anche nei materiali che utilizziamo. La connessione con la natura sarà la chiave."

Hickaru ascoltando il gruppo concluse:
"Lavoreremo insieme, con il nostro amore e la nostra devozione, per creare un capolavoro che onorerà Althea. Ogni colpo di martello sarà un atto di devozione."

Mentre discutevano e pianificavano, altri seguaci di Althea, attratti dallo spirito vibrante di quel luogo, si unirono al gruppo. Erano agricoltori, artigiani, levatrici e viaggiatori, tutti accomunati dalla loro fede nella Dea della vita.

Così, nel tranquillo monastero, nacque un progetto che univa le mani e i cuori dei seguaci di Althea. La statua, una volta distrutta dalle forze orchesche, sarebbe stata risorta grazie alla fede e all'impegno di coloro che credevano nell'equilibrio e nell'armonia. La statua di Althea sarebbe diventata un simbolo di speranza e rinascita, custodendo il potere della Dea della messi nei cuori di coloro che la onoravano.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Thu Mar 07, 2024 8:35 pm
by Rinaldo de Metz
Per la gloria di Althea!

Era passato quasi un mese da quando i Fedeli della Madre Althea, insieme ai Cavalieri dell'Alba e al popolo di Loknar avevano recuperato dalle rovine del tempio dedicato alla Madre a Bosco Vecchio, quello che rimaneva della statua della Dea, solo la testa e abbastanza compromessa per colpa dell'invasione orchesca nel continente umano.

Il popolo di Loknar dopo aver aiutato i Fedeli della Madre, - che ormai erano cresciuti sempre di più per numero - la stessa sera del recupero della testa si era proposto di eseguire il restauro della statua fornendo i migliori specialisti del Regno in materia.

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Rinaldo insieme a tutti i Fedeli, dopo averne a lungo discusso, convocarono il popolo di Loknar presso il Monastero del Sacro Verbo per discutere i termini del restauro. Intervennero alla riunione il Sommo Liam Carter insieme ai suoi collaboratori e il mastro Gullermo, incaricato del Sommo per eseguire il restauro, grande conoscitore dell'arte scultorea, il quale spiegò meticolosamente cosa fosse necessario per la buona riuscita dell'impreso. Insieme i Fedeli decisero il materiale da impiegare per ricostruire l'effige e puranche dove riposizionare la stessa, dato che Bosco Vecchio fu ritenuto ormai inospitale e decisamente inopportuno per ricollocargli la preziosa immagine.

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Il dado era tratto, un patto era stato stretto, quello di spendersi e dare tutto, fino anche a versare il proprio sangue per l'equilibrio, la vita e la pace.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Sat Mar 16, 2024 3:08 pm
by AndertonTM
La comunità di Althea era unita nel suo intento di ricostruire la statua della loro amata Dea. Dopo lunghe discussioni e riflessioni, finalmente erano giunti a un accordo su materiali e luogo, e l'entusiasmo era palpabile nell'aria.

La scelta del luogo in cui posizionare la statua aveva richiesto molte considerazioni. Seliand, un grazioso borgo circondato da campi fertili e boschi rigogliosi, era stato identificato come il luogo ideale. La sua posizione centrale lo rendeva accessibile a tutti i fedeli, e il paesaggio circostante offriva un ambiente naturale perfetto per onorare Althea.

Con il benestare di Amon, la comunità aveva ricevuto la benedizione per piazzare la statua a Seliand. Amon aveva riconosciuto il valore spirituale della statua e il suo potenziale per unire la comunità in un legame ancora più profondo con la Dea della messi.


Il Sodalizio dell'equiseto si impegnò a procurare tutti i materiali, insieme al caro Fheres Legionario dell'impero Amoniano che avrebbe avuto l'onore di fondere la lega , Mentre Anderton e Visandra si sarebbero occupati degl'altri materiali.

i materiali richiesti da loknar erano tutti pronti e i lavoro iniziarono , presto Seliand protettorato amoiano tanto caro ad Althea sarebbe divenuto un luogo di culto per tutti i seguaci.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Thu Mar 21, 2024 9:56 am
by Rinaldo de Metz
Per la Gloria di Althea!

Tutto era pronto per la sera del 19 macinale dell'anno 287, la lega era stata fusa dal Legionario Fehres, il Sodalizio dell'Equiseto si era occupato del materiale che Mastro Gullermo aveva richiesto per il restauro della statua, nell'aria si respirava un misto di gioia e devozione per quello che stava per avvenire.

il Guardiano del Tempio Rinaldo, con l'aiuto di Martinus caricarono su di un mulo la pesante testa recuperata dalle rovine del tempio di Bosco Vecchio e si avviarono verso il borgo di Seliand dove sarebbe stata collocata la nuova immagine di Althea.

Alla decima ora serale giunsero tutti, il popolo di Loknar, quello di Amon, i Cavalieri dell'Alba e i fedeli della Madre, si riunirono attorno alle impalcature che erano state preparate per reggere la pesante statua che di lì a poco sarebbe sorta. Dopo i discorsi appassionati di padre Anderton, di padre Rinaldo e la benedizione solenne del Gran Maestro e Pontefice Hickaru PhoenixFlame i convenuti si recarono nella tenda preparata per l'occasione e Mastro Gullermo di antedaino preparò tutti gli strumenti per iniziare il restauro della statua.

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Fatto il calco in cera, colpo dopo colpo, ben assestato da Mastro Gullermo, la statua iniziava a prendere forma sotto gli occhi stupefatti dei presenti, il desiderio e la missione che si erano dati i fedeli di Althea stava prendendo forma, non sembrava vero ma ancora una volta l'unione aveva vinto, l'unità aveva sconfitto l'indifferenza, la fede aveva vinto sulla menzogna, l'umiltà sulla prepotente brutalità del più forte. Si erano rovesciate le solite convenzioni, si era spianata la strada verso una più longeva e duratura collaborazione, avendo messo da parte ogni sentimento di divisione, per il bene di tutti e per la gloria di Althea.

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Dopo aver collocato la Statua di Althea su di un piedistallo, l'immagine venne coperta in attesa della festa che si sarebbe celebrata insieme alle celebrazioni per il mese di Madrigale a lei dedicato. Grande commozione pervase quella sera i presenti, varie lacrime scesero sui visi pallidi, alcune vennero asciugate, altre rimasero lì a guardare la lucente statua appena restaurata grazie alla forza di volontà di tutti i presenti. Era solo l'inizio di qualcosa di più grande di loro, chissà dove li avrebbe portati tutto ciò. Una forza li guidava, la grande devozione per la Madre delle Madri e Custode delle Foreste.


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Il dado era tratto, un patto era stato stretto, quello di spendersi e dare tutto, fino anche a versare il proprio sangue per l'equilibrio, la vita e la pace.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Fri May 03, 2024 9:41 am
by Rinaldo de Metz
Per la Gloria di Althea!


La sera del 2 Madrigale, il mese dedicato alla Dea Althea, l'aria era frizzante, tutto era pronto, il grano biondeggiava toccando appena i pesanti drappi verdi che coprivano l'imponente statua finalmente restaurata e pronta per essere consegnata alla venerazione di tutti i fedeli. Il borgo di Seliand era addobbato a festa, così come pure il Tempio di tutti gli Dei nella Fortezza del Sacro Verbo.

Alla decima ora del crepuscolo, tutte le delegazioni lì accorse si ritrovarono a pregare nel maestoso Tempio all'interno della Fortezza del Sacro Verbo, a presiedere la prima parte della cerimonia fu il Gran Maestro e Pontefice Hickaru PhoenixFlame, che con parole cariche di fede ha esortato tutti all'unità e alla preghiera, per aumentare la devozione verso la Custode delle Foreste.

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Dopo la benedizione del Gran Maestro, tutti in processione si sono recati illuminati dalle torce al borgo di Seliand ove ai piedi della statua ancora coperta dal drappo verde padre Rinaldo, padre Anderton e il Pontefice Hickaru hanno recitato preghiere e dispensato benedizioni, un urlo di tripudio si è levato quando padre Rinaldo ha scoperto la statua, rivelando la lucente immagine che vi era nascosta, fuochi d'artificio e musica accompagnarono le varie delegazioni che hanno reso omaggio alla Dea con i doni delle primizie.

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Venne finalmente il momento della benedizione delle messi e degli armenti, i due sacerdoti di Althea col supporto del Pontefice benedirono i campi, gli animali e infine Ardania tutta, consacrandola alla benevolenza e all'amore di Althea, colei che vinse l'odio e portò pace e armonia.

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
Dea della prosperità e della fertilità,
per i grandi segni del tuo amore
profusi nel corso dei secoli
sulle generazioni umane
che hanno edificato questa nostra casa comune

Sorella e moglie di Crom, dal cui grembo sono nati Awen, Aengus e Danu
Tu che ponesti fine alla guerra tra i due fratelli Crom e Vashnaar
E che creasti la fauna e la flora dai capelli di Nyp
Pietra angolare che unisce tutti gli uomini
da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza

Guarda benigna Ardania
a te sono noti i suoi peccati e le sue virtù,
le sue ricchezze e le sue miserie,
i suoi gesti di bontà e le sue debolezze,
ma la tua provvidenza è più grande
dei nostri stessi abbandoni

Non privarci del tuo aiuto, o Madre delle Madri
veglia sulle case e sulle famiglie,
sui seggi e sui Troni
sulle scuole, sugli ospedali,
e sulle molteplici espressioni
della operosità quotidiana

Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati,
che cercano uno spazio di vita e di speranza
Fa' che non si estingua nelle nuove generazioni
la fede trasmessa dai padri resti vivo e coerente
il senso dell'onestà e della generosità,
la concordia operosa,
l'attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati,
la premurosa apertura verso l'umanità
che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera
per un avvenire di giustizia e di pace

la vita sia alimentata, la natura preservata, l’equilibrio regnare e con armonia prosperare

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La serata ebbe la sua conclusione con un sontuoso banchetto, alla locanda di Eracless, offerto dai Solcalande e preparato da dama Melis, fu quello il momento in cui ogni tensione si sciolse, in cui l'armonia vinse, l'allegria che dona il vino la fece da padrona, in un misto di canti e balli, di preghiere e storie che rimarranno per sempre nella memoria di chi quella sera venne ad onorare la Dea che custodisce l'armonia, la Madre Althea.

Re: Per la gloria di Althea

Posted: Tue Oct 01, 2024 8:49 am
by Rinaldo de Metz
Nella sera del 30 Solfeggiante dell’anno Imperiale 288, i fedeli di Althea, insieme ad un nutrito gruppo di simpatizzanti e di Cavalieri dell’Alba, guidati dal Gran Maestro e dal Lord Cancelliere, si sono recati nei territori dell’Impero di Amon. Dopo i fatti avvenuti mesi prima, e che hanno visto una seguace di Katah riprendere piede nel continente umano con l’intento di fare proseliti per ravvivare il culto eretico, i fedeli della Madre decisero di indagare a fondo sulla faccenda, stavolta avrebbero fatto più attenzione, non avrebbero più commesso errori dettati dall’avidità di sapere e dalla inesperienza.


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Scortati dai nuovi Consoli amoniani, il gruppo è sceso attraverso la cavità presente su di un tronco di colore scuro all’interno di una grotta dove qualche tempo prima era stata vista la seguace di Katah. Il luogo era deserto, non vi erano più ampolle o calici e il calderone contenente uno strano intruglio era vuoto.


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Dopo aver ringraziato le autorità amoniane, i fedeli si sono recati alla “Radice dormiente”, la nuova sede del Sodalizio dell’Equiseto nelle terre selvagge. I convenuti alla riunione hanno accertato che probabilmente sempre la stessa seguace che fu vista nel covo di Amon, si fosse trasferita adesso in un antro proprio a pochi passi dalla sede del Sodalizio dell’Equiseto. Gli impavidi fedeli non ci pensarono due volte e così andarono a controllare se le notizie fossero vere. Una volta dentro la grotta si accorsero della veridicità di quelle notizie, la seguace che adesso aveva al suo seguito altre due accolite e diverse driadi a sua protezione non appena vide il numeroso contingente, sparì alla loro vista, così dopo aver combattuto contro le eretiche creature, i fedeli della Madre riuscirono a riportare l’ordine in quella grotta dagli odori nauseabondi.


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Ogni cosa, ogni oggetto e pozione che erano presenti nel vecchio covo ad Amon erano adesso lì, la strega non era scomparsa come si disse, aveva cambiato sede. Così i fedeli cercarono di trovare una soluzione, ma l’ora era tarda e dopo aver pregato Althea affinché la loro forza e il loro coraggio non venisse mai meno, fecero ritorno nel continente umano, con la promessa che non avrebbero mai permesso che il culto di Katah si diffondesse nuovamente.

Per la Gloria di Althea!