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Ricordi e Dovere

Posted: Wed Jan 03, 2024 9:30 pm
by Azazell


Ricordi e Dovere

Le prime luci del mattino iniziavano a filtrare nella tenda, e non potei fare a meno di alzarmi, in quanto l'ora era giunta anche quest'oggi.
L'accampamento, che muta espandendosi di giorno in giorno, era silenzioso e ancora addormentato.
I nuovi fratelli che ci hanno raggiunto, mercanti riuniti sotto il nostro vessillo dalla fede, dediti alla causa, stavano iniziando a preparare le merci.
Il focolare crepitava poco distante dalla mia tenda, ormai spento.

Questo baluardo dentro la Valle è sicuramente un posto sicuro e comodo dove porre le fondamenta dell'Ordine, ma non nego che ogni tanto mi torni in mente la mia casa ad Ondolinde.
Non sento mancanza della debolezza della direzione Elda ne della venerazione degli Invidiosi, questo è certo, ma il mio Sangue è ancora li, così come la mia casa.
Al contempo qui possiamo organizzare con astuzia le nostre mosse, lontani da occhi indiscreti.
E, soprattutto, la posizione così vicina al tempio della mia Signora, mi rende più facile adempiere ai miei compiti.

Passai indisturbata tra i droni che controllano la valle, sino a giungere all'entrata del tempio.
Qui passai le prime ore della giornata a pregare Kelthra, offrendo sacrifici e intonando litanie in suo onore.
Mi aveva aperto gli occhi, mi aveva donato un potere che mai avrei potuto sognare e a lei dedico la mia vita, ogni singolo giorno.
Mi alzai, togliendo la polvere dalle mie ginocchia, estraendo un coltello.
Tagliandomi la mano lasciai cadere del sangue ai piedi della statua, offrendomi anche oggi a Lei.

Dopodichè mi voltai verso l'entrata della caverna ove i suoi figli risiedono, intenta ad andare a controllare la nuova prole e a portar loro della carne fresca, cacciata la sera prima.
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Le pareti, ricoperte di ragnatele e muffa attutivano i suoni della caverna.
I miei passi si mescolavano tra i versi e i movimenti dei terathan, intendi a spartire le carni degli sventurati che si erano avventurati li.
Tutti i terathan al mio passaggio si scansarono, come è solito fare per loro.
Non ho ancora capito se mi rispettino o mi tollerino semplicemente, ma non mi importa. L'unico giudizio che temo è quello del Perfetto di sua Figlia.

Mi addentrai sempre all'interno del sistema di caverne e costruzioni erette dai terathan stessi, fino a giungere all'antro dove la Regina risiede.
Aveva ormai compreso che, come la altre sacerdotesse venute prima di me, non ero un pericolo per loro, ero un'alleata. E' invero uno dei miei compiti proteggere la prole di Kelthra e aiutarla.
Lasciai la cacciagione a terra, in dono alle larve che avevano bisogno di sostentamento per crescere.
Vedere come le Matriarche si occupavano di crescere la prole mi fece tornare a mente canti ormai perduti che mia Madre era solita cantarmi quando ero in fasce, canti che avevo dimenticato con il tempo, ma che mi erano tornati in mente quando ricevetti il Dono da Lei.

La caverna brulicava di terathan e ragni, e anche questa mattina tutto sembrava in ordine.
Mi sedetti su una roccia poco distante, sussurrando la ninnananna tra me e me.
Mentre cantavo molte larve si avvicinarono incuriosite, sempre a debita distanza in quanto non ancora pienamente coscienti di cosa fossi.
Piccoli ragni danzavano sulle mie mani, tessendo tra le mie dita trame complesse.
Immersa nella mia nuova casa mi lasciai trasportare dalle parole, una filastrocca usata probabilmente per impartire fin da piccoli alcuni valori dei veri Valar.


-----MUSICA DI SOTTOFONDO: https://www.youtube.com/watch?v=fC-IBQzp4qU ------------


Riposa tranquillo bambino mio, mia piccola prole,
avvolto dalle ombre lasciati cullare dalle mie parole.

Gettato in questa caverna, con mura di pietra così sicure,
le tele ti tengono stretto durante le ore più scure.
E ragni protettori, che nel sonno su di te vegliano,
con un filo vaporoso della nostra dea il sigillo intrecciano.

Di Kelthra i figli, e così la tua famiglia,
sono qui per insegnarti che il peccato viene punito dalla Figlia.
Ti mostrano il flagello, il dente avvelenato,
che la morte porta all'eretico dannato.

Non c'è benedizione per chi ad altri Vala porta rispetto,
coloro che hanno abbandonato l'amore del Perfetto.
La loro via da menzogna e debolezza è guidata,
e se a loro vorrete unirvi la vostra vita sarà tormentata.

La luce scomparirà, ombre ti seguiranno,
paranoia e disperazione i tuoi passi marcheranno.
E distrutto, Lui di nuovo invocherai,
ma non ti ascolterà, dalla tua punizione non sfuggirai.

E non troverai compagni che ci ostacoleranno mai,
quando la caccia ti daremo e pietà implorerai.
Hai scelto a chi rivolgere le tue preghiere, agli Invidiosi,
che professano vuote parole e si credono valorosi.

No, il pentimento non ti salverà,
non c'è scampo dall'unica verità.
Il Perfetto e sua Figlia ci mostrano la via,
ci sono solo ombre, dolore e malattia.

Poichè la forza non si estende attraverso rami o foglie,
sanguina dai corpi dei deboli, dalle loro spoglie.
Nel profondo dei nostri cuori, avvolti nell'amore di Luugh,
con il veleno pungiamo, la sua gloria cantiamo.

Sussurra quindi il tuo amore per tuo Padre e tua Madre,
che insegnano la via ai tuoi fratelli e alle tue sorelle.
Prega sempre chi la tua mano guida, chi le tue preghiere ascolta
dai la caccia chi a loro le spalle volta.

Custodisci queste parole, è il mio consiglio
la ragnatela non sarà mai tomba ma sempre sicuro giaciglio
Riposa ora, sereno nell'oscurità,
cullato e protetto dalle nostre divinità.




Inspirai un'ultima volta la putrida e tossica aria che infesta la caverna, sorridendo appena.
Il tempo di rientrare era giunto, la porta che conduce fino alla Valle si sarebbe chiusa dopo poco tempo e oltre alla prole anche i membri dell'Ordine necessitavano di guida.
Da li a poco si sarebbero svegliati, quindi era forse il momento di tornare all'accampamento per incontrare Thalad e pianificare i prossimi passi da muovere nell'Hildoriath.


il Lestanore tutto un giorno tornerà a venerare Te e il Perfetto, lo prometto. E se non dovessi riuscire morirò provando. Tutti conosceranno il vostro verbo, che spargerò con Dolore e Malattia. Sarò il tuo veleno in questa crociata.

pensai passando nuovamente accanto alla statua di Kelthra.
La luce permeava ormai la valle e rientrando all'accampamento i miei compagni si stavano radunando nella sala principale della torre.
Con un cenno del capo mi dirisi verso di loro, preparandomi ad affrontare nuovamente la situazione dei drow.