- Mon May 12, 2025 12:51 am
#63730

Poco tempo addietro, quando le nevi erano alte ed i venti portavano le voci degli spiriti antichi,
dimorava tra le montagne del Nord un’orsa gigantesca, dal manto candido come la luna d’inverno.
Le voci correvano fra i villaggi del sud!
Chi la descriveva mostruosa, chi meravigliosa,
chi narrava che il suo passo facesse tremare i pini e il suo respiro gelare i ruscelli…
Molti cacciatori, accecati dall’avidità, dalla promessa di laute ricompense
e dall’idea di una facile gloria, inseguirono l’orsa per il suo manto pregiato.
Ma fu il destino, non il ferro, a trovarla e nasconderla
ferita e morente nella sua tana tra neve, rocce e muschio rosso di sangue.

Non fu un cacciatore a scoprirla, bensì i Drudjah della Quercia:
Con parole dolci e mani gentili, si avvicinarono all’orsa diffidente…
Cercarono di placare il suo animo e di rasserenarla.
Dai verdi manti solo comprensione e consolazione giunsero
verso quei grandi occhi brillanti di paura.

La condussero alla loro Baita nel profondo del Nord, oltre i pini eterni,
dentro un recinto sicuro, lontano da bestie o uomini feroci.
Le curarono le ferite con unguenti di linfa e corteccia
e le offrirono pesce fresco delle sorgenti.
Studiando la ferita, notarono profondi squarci:
non lame o frecce d’uomo, ma artigli, lunghi come pugnali.
Una creatura ancor più grande l’aveva assalita.

Guidati da Nut e dai segni lasciati nel gelo:
strisce di sangue, ciuffi di pelo e rami spezzati,
i druidi giunsero a una seconda caverna.

Lì, nascosto tra i ghiacci e sconosciuto ai più, dimorava un demone antico,
una creatura potente ed aberrante.
Guidati dalla missione di epurare Arda da simili creature,
si lanciarono subito in una cruenta battaglia.
La lotta fu aspra e senza pietà… e alla fine il sangue del demone scaldò la fredda pietra.
Fu lì che, tra i resti e i graffi sulla parete, compresero:
l’orsa non era sola, almeno due cuccioli erano con lei...
E nella furia del combattimento erano stati divisi,
probabilmente la madre si era sacrificata per dar loro modo di fuggire.

Il tempo passò...
L’Orsa guarì.
Le sue membra ripresero forza e il suo animo si quietò.
Cominciò a camminare accanto ai druidi, a vegliare la baita e gli uomini che l’avevano salvata.
Ma spesso alzava il muso al vento e gemeva piano, sconsolata.
Uniti ai membri del Clan Valdar, che spesso avevano portato parole di conforto alla creatura,
i druidi decisero che era giunto il tempo di agire.

Un rito di Legame, antico come le prime rune, venne celebrato nella radura.
Cristalli di Ghiaccio Puro e Muschio delle cime Innevate avvolsero i presenti
legando il Gerofante alla mente dell’Orsa.

Nel Legame lo vide: Ella sentiva l’odore dei cuccioli.
Non lontano. Voleva cercarli.
Non poteva più attendere ed i druidi, con i nordici, la seguirono.
Attraversarono le valli innevate, finché giunsero a un antro oscuro,
nota dimora di gargoyle e demoni.
Vi fu battaglia nuovamente, e ancora una volta, con fatica e sangue trionfarono.
Ma breve fu la felicità per le azioni compiute…

Nei cunicoli sotterranei, trovarono il corpo di un cucciolo, straziato ma fiero:
aveva lottato con tutte le sue forze. Accanto a lui, un demone morto.
Il dolore fu profondo, lacrime improvvise.
Il silenzio cadde come neve sull’anima.
Ma il viaggio non era finito…
Non ancora…
Oltre la frana, trovarono una caverna segreta, dove l’altro cucciolo,
ormai giovane orso, smunto e tremante, viveva ancora.
Si era nutrito di piccole lepri e muschio, nascosto nel buio,
aspettando, sperando, sopravvivendo.

Quando vide la madre, il ricongiungimento fu come
un dolce canto nella tiepida aurora.
Tornarono alla baita con cuore pesante ma lieto.
Sofferenti ma fieri.
Il piccolo caduto fu sepolto con cura
e la sua essenza riuscì a ricongiungersi serena ad Arda.
Il sopravvissuto, colpito dall’orso compagno dei nordici,
decise di seguirli ad Helcaraxe, di iniziare una nuova avventura.
Breve l’unione fra madre e figlio, ancor più dolce il commiato.

Da allora l’Orsa veglia sulla Baita fra i Ghiacci Eterni, guardiana silenziosa,
custode dell’Equilibrio tra Animali e Uomini.

☘ Druida Errante [OdQ] ☘
La Natura non è altro che una poesia enigmatica.
♦ Sheyreen ~Guardiana del Tempio [CdA]
♦ Nimue ~Aspide [Torre Nera]~Kunnigr e Yggdrasill [Hlx]~Druida Errante [OdQ]
♦ Serinde ~Sacerdotessa [GdS]
♦ Níniel, Iselys, Selene, etc...

Poco tempo addietro, quando le nevi erano alte ed i venti portavano le voci degli spiriti antichi,
dimorava tra le montagne del Nord un’orsa gigantesca, dal manto candido come la luna d’inverno.
Le voci correvano fra i villaggi del sud!
Chi la descriveva mostruosa, chi meravigliosa,
chi narrava che il suo passo facesse tremare i pini e il suo respiro gelare i ruscelli…
Molti cacciatori, accecati dall’avidità, dalla promessa di laute ricompense
e dall’idea di una facile gloria, inseguirono l’orsa per il suo manto pregiato.
Ma fu il destino, non il ferro, a trovarla e nasconderla
ferita e morente nella sua tana tra neve, rocce e muschio rosso di sangue.

Non fu un cacciatore a scoprirla, bensì i Drudjah della Quercia:
Con parole dolci e mani gentili, si avvicinarono all’orsa diffidente…
Cercarono di placare il suo animo e di rasserenarla.
Dai verdi manti solo comprensione e consolazione giunsero
verso quei grandi occhi brillanti di paura.

La condussero alla loro Baita nel profondo del Nord, oltre i pini eterni,
dentro un recinto sicuro, lontano da bestie o uomini feroci.
Le curarono le ferite con unguenti di linfa e corteccia
e le offrirono pesce fresco delle sorgenti.
Studiando la ferita, notarono profondi squarci:
non lame o frecce d’uomo, ma artigli, lunghi come pugnali.
Una creatura ancor più grande l’aveva assalita.

Guidati da Nut e dai segni lasciati nel gelo:
strisce di sangue, ciuffi di pelo e rami spezzati,
i druidi giunsero a una seconda caverna.

Lì, nascosto tra i ghiacci e sconosciuto ai più, dimorava un demone antico,
una creatura potente ed aberrante.
Guidati dalla missione di epurare Arda da simili creature,
si lanciarono subito in una cruenta battaglia.
La lotta fu aspra e senza pietà… e alla fine il sangue del demone scaldò la fredda pietra.
Fu lì che, tra i resti e i graffi sulla parete, compresero:
l’orsa non era sola, almeno due cuccioli erano con lei...
E nella furia del combattimento erano stati divisi,
probabilmente la madre si era sacrificata per dar loro modo di fuggire.

Il tempo passò...
L’Orsa guarì.
Le sue membra ripresero forza e il suo animo si quietò.
Cominciò a camminare accanto ai druidi, a vegliare la baita e gli uomini che l’avevano salvata.
Ma spesso alzava il muso al vento e gemeva piano, sconsolata.
Uniti ai membri del Clan Valdar, che spesso avevano portato parole di conforto alla creatura,
i druidi decisero che era giunto il tempo di agire.

Un rito di Legame, antico come le prime rune, venne celebrato nella radura.
Cristalli di Ghiaccio Puro e Muschio delle cime Innevate avvolsero i presenti
legando il Gerofante alla mente dell’Orsa.

Nel Legame lo vide: Ella sentiva l’odore dei cuccioli.
Non lontano. Voleva cercarli.
Non poteva più attendere ed i druidi, con i nordici, la seguirono.
Attraversarono le valli innevate, finché giunsero a un antro oscuro,
nota dimora di gargoyle e demoni.
Vi fu battaglia nuovamente, e ancora una volta, con fatica e sangue trionfarono.
Ma breve fu la felicità per le azioni compiute…

Nei cunicoli sotterranei, trovarono il corpo di un cucciolo, straziato ma fiero:
aveva lottato con tutte le sue forze. Accanto a lui, un demone morto.
Il dolore fu profondo, lacrime improvvise.
Il silenzio cadde come neve sull’anima.
Ma il viaggio non era finito…
Non ancora…
Oltre la frana, trovarono una caverna segreta, dove l’altro cucciolo,
ormai giovane orso, smunto e tremante, viveva ancora.
Si era nutrito di piccole lepri e muschio, nascosto nel buio,
aspettando, sperando, sopravvivendo.

Quando vide la madre, il ricongiungimento fu come
un dolce canto nella tiepida aurora.
Tornarono alla baita con cuore pesante ma lieto.
Sofferenti ma fieri.
Il piccolo caduto fu sepolto con cura
e la sua essenza riuscì a ricongiungersi serena ad Arda.
Il sopravvissuto, colpito dall’orso compagno dei nordici,
decise di seguirli ad Helcaraxe, di iniziare una nuova avventura.
Breve l’unione fra madre e figlio, ancor più dolce il commiato.

Da allora l’Orsa veglia sulla Baita fra i Ghiacci Eterni, guardiana silenziosa,
custode dell’Equilibrio tra Animali e Uomini.

☘ Druida Errante [OdQ] ☘
La Natura non è altro che una poesia enigmatica.
♦ Sheyreen ~Guardiana del Tempio [CdA]
♦ Nimue ~Aspide [Torre Nera]~Kunnigr e Yggdrasill [Hlx]~Druida Errante [OdQ]
♦ Serinde ~Sacerdotessa [GdS]
♦ Níniel, Iselys, Selene, etc...