- Sat Dec 07, 2019 7:50 pm
#5388
Vergilius, diletto figlio della Dea Althea, da poco entrato tra i discepoli del Tempio di Amon, si preparava a diventare un Templare degno di questo nome. Oltre la sua vocazione al sacerdozio, il giovane era molto bravo e dedito alla coltivazione nei campi, che perfezionava fin da quando con la sua famiglia viveva al piccolo villaggio di Eracles.
Vista la sua bravura, il suo acume e la sua solerzia nel rispettare tutti gli ordini e i compiti che gli venivano assegnati, i due Consoli assegnarono al giovane un ruolo tanto importante quanto delicato, custodire e coltivare la famosa e leggendaria coltura chiamata "grano degli Elisi", questa pare che donasse a chi mangiava dei suoi frutti forza e capacità sensazionali, mai viste prima. Il nome stesso della pianta era dovuto proprio alle sterminate praterie, i campi Elisi appunto, a cui ogni amoniano degno di fede aspirava una volta chiusi gli occhi su questa esperienza terrena. Tuttavia chi sarebbe stato trovato degno di tale onore tanto da poter passeggiare insieme al Pater Crom tra i campi Elisi per l'eternità?
Vi era anche una leggenda attorno a questo frutto:
La leggenda raccontata al giovane agricoltore dalla Console e Magistrato Culturale Victoria Ek, suscitò in lui un forte senso di responsabilità nei confronti dell'Impero, a lui era stato affidato questo compito, coltivare e rifornire i granai imperiali di questo prezioso cereale, con il quale i forni imperiali avrebbero potuto cuocere le famose gallette, che sarebbero poi state distribuite tra la Legione Imperiale.
Le piantine crescevano e così pure l'entusiasmo del giovane per quello che stava facendo, soprattutto pensare che quella pianta così bianca e così bella fosse stata donata ad Amon direttamente dalla Dea Althea, verso la quale era devotissimo, lo faceva sentire onorato e orgoglioso.
Le messi sono ormai alte e biondeggianti, il grano è maturo, la mietitura si appresta in questa mattinata fredda e mesta.
Vista la sua bravura, il suo acume e la sua solerzia nel rispettare tutti gli ordini e i compiti che gli venivano assegnati, i due Consoli assegnarono al giovane un ruolo tanto importante quanto delicato, custodire e coltivare la famosa e leggendaria coltura chiamata "grano degli Elisi", questa pare che donasse a chi mangiava dei suoi frutti forza e capacità sensazionali, mai viste prima. Il nome stesso della pianta era dovuto proprio alle sterminate praterie, i campi Elisi appunto, a cui ogni amoniano degno di fede aspirava una volta chiusi gli occhi su questa esperienza terrena. Tuttavia chi sarebbe stato trovato degno di tale onore tanto da poter passeggiare insieme al Pater Crom tra i campi Elisi per l'eternità?
Vi era anche una leggenda attorno a questo frutto:
La leggenda narra, che il grano degli Elisi fosse un dono che la Dea Althea avrebbe dato ai figli di Amon, se se lo fossero meritato…
A quanto pare, nell’anno 191, quando la vecchia Amon cadde, vi furono molti esuli tra la popolazione, altrettanti feriti e sfollati, il cibo era quasi introvabile e scarseggiava ogni bene di prima necessità. Alcuni raccontano che la Dea delle messi, della prosperità e della fertilità, la Madre Althea, si impietosì a tal punto tanto da consegnare ai sacerdoti del Tempio, del grano con cui poter sfamare la moltitudine ormai sfinita. La popolazione così riuscì a mantenersi in forze con delle strane razioni di pane secco, dal colore bianco latte, prodotte da quel grano che gli era stato donato, queste erano speciali e rendevano chi se ne nutriva, agile, meno stanco, oltre a regalare un senso di sazietà, facendo così diminuire l’eccessiva fame.
Questa la storia che viene raccontata, di un pane candido, ottenuto dalla farina del grano che la Dea per pietà donò ai suoi figli, esuli dalla guerra e bisognosi di nutrimento.
La leggenda raccontata al giovane agricoltore dalla Console e Magistrato Culturale Victoria Ek, suscitò in lui un forte senso di responsabilità nei confronti dell'Impero, a lui era stato affidato questo compito, coltivare e rifornire i granai imperiali di questo prezioso cereale, con il quale i forni imperiali avrebbero potuto cuocere le famose gallette, che sarebbero poi state distribuite tra la Legione Imperiale.
Le piantine crescevano e così pure l'entusiasmo del giovane per quello che stava facendo, soprattutto pensare che quella pianta così bianca e così bella fosse stata donata ad Amon direttamente dalla Dea Althea, verso la quale era devotissimo, lo faceva sentire onorato e orgoglioso.
Le messi sono ormai alte e biondeggianti, il grano è maturo, la mietitura si appresta in questa mattinata fredda e mesta.