- Thu Nov 11, 2021 9:02 am
#45895
L'ANTICA FORGIA ANDAVA PORTATA IN SALVO
Estratto del diario di Dorin
Le mie disgrazie non finiscono. Non ne capisco proprio il motivo. Sicuramente devo aver offeso la Triade a mia insaputa.. o forse questo è uno di quei disegni divini di cui si comprende il lieto fine solo dopo infiniti tribolamenti.
Non bastava il rifiuto di Goromir* di accogliermi come allievo della sua Forgia. *Il leggendario Forgiaspade, salvatore del popolo nanico e anche di altri popoli con i suoi artefatti.
Questi saggi leggendari uno si aspetta che vivano in capo al mondo, su qualche anfratto sepolto sotto leghe e leghe di pietra, su Ankor Drek, su altre dimensioni.. NO! questo vive a due tiri di archibugio da me e mi rifiuta. Maledetta sorte, o Dorin il tribolato!!
"Fatti le ossa come tutti, torna da me solo dopo che ti sarai sporcato le mani, allora FORSE, e dico forse, ne potremo parlare. Ma ora non te lo sognare. Non ho tempo da perdere con apprendisti Tremil"
E va beh! La gloria e gli scudi d'oro non si accumulano grazie a lamentele e imprecazioni. O sarei ricco da quel di'. Quindi come sempre mi sono rimboccato le maniche e con devozione ho trovato quella che credo sia la strada che Korg ha progettato per me.
Un vecchio rodolan del padre Korg nell'avamposto Tremil di Ungorn Thindrongol mi ripeteva sempre "non siamo che lingotti grezzi, è il Padre Korg che ci forgia a suo piacimento". Magari queste batoste, queste docce fredde, non erano che martellate per lavorarmi e immersioni gelate per temprarmi. Se io sono un lingotti, dopotutto, Padre Korg è il Dio dei Fabbri. Sarò la sua arma più perfettamente bilanciata.
E dunque, mi ritrovo qui, nella città più grande degli Umgàz, a fare da apprendista al più abile dei fabbri della superficie. (Non vale nemmeno tre settimi di Goromir sia chiaro). Lato negativo, è una femmina. Lato positivo, è una Djaredin almeno. Rinnegato si, ma Djaredin.
Se mi incontrasse il mio padre naturale penso mi prenderebbe a ceffoni, e non senza ragioni. Stare a fare da apprendista ad una Djaredin traditrice rinnegata. Pfff
Però devo dire che è più abile della media. Capisco perché in superficie genti da tutta Ardania vengano qui a chiederle consigli.
Spero solo che questo periodo passi alla svelta. La mia vita è una spola tra la miniera e la forgia, e questo non è che mi pesi. Mi pesa la lontananza dalla mia gente. Dalla mia ritrovata città. Dal mio Clan.
Sono stanco di vedere quel gelido e remoto velo blu, intarsiato da gemme adamantine, sopra la testa ogni notte. L'umidità dell'aria, il freddo, la salsedine che spruzza dalla costa fino alle bocche di questa miniera mi fanno pensare a quanto mi manchi il tepore geotermico e il nobile odore di zolfo.
Estratto del diario di Dorin
Le mie disgrazie non finiscono. Non ne capisco proprio il motivo. Sicuramente devo aver offeso la Triade a mia insaputa.. o forse questo è uno di quei disegni divini di cui si comprende il lieto fine solo dopo infiniti tribolamenti.
Non bastava il rifiuto di Goromir* di accogliermi come allievo della sua Forgia. *Il leggendario Forgiaspade, salvatore del popolo nanico e anche di altri popoli con i suoi artefatti.
Questi saggi leggendari uno si aspetta che vivano in capo al mondo, su qualche anfratto sepolto sotto leghe e leghe di pietra, su Ankor Drek, su altre dimensioni.. NO! questo vive a due tiri di archibugio da me e mi rifiuta. Maledetta sorte, o Dorin il tribolato!!
"Fatti le ossa come tutti, torna da me solo dopo che ti sarai sporcato le mani, allora FORSE, e dico forse, ne potremo parlare. Ma ora non te lo sognare. Non ho tempo da perdere con apprendisti Tremil"
E va beh! La gloria e gli scudi d'oro non si accumulano grazie a lamentele e imprecazioni. O sarei ricco da quel di'. Quindi come sempre mi sono rimboccato le maniche e con devozione ho trovato quella che credo sia la strada che Korg ha progettato per me.
Un vecchio rodolan del padre Korg nell'avamposto Tremil di Ungorn Thindrongol mi ripeteva sempre "non siamo che lingotti grezzi, è il Padre Korg che ci forgia a suo piacimento". Magari queste batoste, queste docce fredde, non erano che martellate per lavorarmi e immersioni gelate per temprarmi. Se io sono un lingotti, dopotutto, Padre Korg è il Dio dei Fabbri. Sarò la sua arma più perfettamente bilanciata.
E dunque, mi ritrovo qui, nella città più grande degli Umgàz, a fare da apprendista al più abile dei fabbri della superficie. (Non vale nemmeno tre settimi di Goromir sia chiaro). Lato negativo, è una femmina. Lato positivo, è una Djaredin almeno. Rinnegato si, ma Djaredin.
Se mi incontrasse il mio padre naturale penso mi prenderebbe a ceffoni, e non senza ragioni. Stare a fare da apprendista ad una Djaredin traditrice rinnegata. Pfff
Però devo dire che è più abile della media. Capisco perché in superficie genti da tutta Ardania vengano qui a chiederle consigli.
Spero solo che questo periodo passi alla svelta. La mia vita è una spola tra la miniera e la forgia, e questo non è che mi pesi. Mi pesa la lontananza dalla mia gente. Dalla mia ritrovata città. Dal mio Clan.
Sono stanco di vedere quel gelido e remoto velo blu, intarsiato da gemme adamantine, sopra la testa ogni notte. L'umidità dell'aria, il freddo, la salsedine che spruzza dalla costa fino alle bocche di questa miniera mi fanno pensare a quanto mi manchi il tepore geotermico e il nobile odore di zolfo.