- Wed Oct 06, 2021 9:48 am
#44463
4 Orifoglia 285
Annika si recò quella sera presso l’Accademia delle Arti in gran fretta. Aveva trascorso tutto il giorno nel suo laboratorio a lavorare su i nuovi intrugli che aveva messo appunto.
Giunta in ritardo, si scusò con il Maestro Manfred e prese parte alla riunione accademica.
Erano presenti anche Erich e Delia, due aspiranti apprendisti come lei.
Maestro Manfred impartì ai tre il compito di scrivere una lettera in cui presentarsi e parlare dei loro interessi. Tutti e tre comunque già avevano pensato a quale ricerca intraprendere per iniziare il loro cammino in Accademia, e Annika espresse il desiderio di studiare e mettersi alla ricerca di luoghi e manufatti sacri al Dio Veggente. Da bambina infatti l’uomo che l’aveva cresciuta, Tjorn, le aveva letto una storia che narrava di un tomo magico scritto dallo stesso Oghmar, il Dar Art. Quella leggenda era l’unico libricino ritrovato nei corpi dei suoi genitori uccisi dai briganti nel Bosco Vecchio e quel racconto aveva colorato le fantasticherie di Annika per tutta l’infanzia e l’aveva spinta a recarsi ad Hammerheim per intraprendere lo stesso percorso accademico dei suoi genitori.
Mettersi quindi alla ricerca di quel tomo magico ora che aveva finalmente iniziato il suo percorso accademico era per lei il coronamento di un sogno. Cosa poteva esserci in fondo di più potente di un manufatto creato dallo stesso Oghmar?
Terminata la riunione Maestro Manfred consegnò ai tre apprendisti la chiave dei cancelli dell’Accademia, e Annika prima di ritirarsi restò qualche minuto a contemplare quella chiave davanti alla statua del Dio Veggente che le avrebbe dato accesso a tutto ciò a cui più teneva, la Conoscenza.

Annika si recò quella sera presso l’Accademia delle Arti in gran fretta. Aveva trascorso tutto il giorno nel suo laboratorio a lavorare su i nuovi intrugli che aveva messo appunto.
Giunta in ritardo, si scusò con il Maestro Manfred e prese parte alla riunione accademica.
Erano presenti anche Erich e Delia, due aspiranti apprendisti come lei.
Maestro Manfred impartì ai tre il compito di scrivere una lettera in cui presentarsi e parlare dei loro interessi. Tutti e tre comunque già avevano pensato a quale ricerca intraprendere per iniziare il loro cammino in Accademia, e Annika espresse il desiderio di studiare e mettersi alla ricerca di luoghi e manufatti sacri al Dio Veggente. Da bambina infatti l’uomo che l’aveva cresciuta, Tjorn, le aveva letto una storia che narrava di un tomo magico scritto dallo stesso Oghmar, il Dar Art. Quella leggenda era l’unico libricino ritrovato nei corpi dei suoi genitori uccisi dai briganti nel Bosco Vecchio e quel racconto aveva colorato le fantasticherie di Annika per tutta l’infanzia e l’aveva spinta a recarsi ad Hammerheim per intraprendere lo stesso percorso accademico dei suoi genitori.
Mettersi quindi alla ricerca di quel tomo magico ora che aveva finalmente iniziato il suo percorso accademico era per lei il coronamento di un sogno. Cosa poteva esserci in fondo di più potente di un manufatto creato dallo stesso Oghmar?
Terminata la riunione Maestro Manfred consegnò ai tre apprendisti la chiave dei cancelli dell’Accademia, e Annika prima di ritirarsi restò qualche minuto a contemplare quella chiave davanti alla statua del Dio Veggente che le avrebbe dato accesso a tutto ciò a cui più teneva, la Conoscenza.

Siriel Elerosse
Istar e Cittadina di Valinor
Istar e Cittadina di Valinor