- Mon Apr 19, 2021 7:31 pm
#39741
Discord:Kevin M.#9105
La bruma ormai scesa mostrava appieno il timore che la follia potesse inquinare le sacre terre del Nord. Non v'erano rumori soliti ne versi di animali, solo qualche timido bramito dei cervi, legati, consapevoli che la loro fine sarebbe giunta presto.
I Cancelli di Kaek Valdar lentamente si aprirono e con passo pesante, l'esercito dei Vikingr trascinò l'elfa verso l'eterna fiamma. La prigioniera si lasciò trascinare, abbandonata ad una mera consapevolezza: la morte. La curiosità, seppur vicina alla morte, si fece notare negli occhi della vittima che spesso puntavano verso l'eterna fiamma.
Odherir, incuriosito dalla figura, gli afferrò con decisione il volto e cominciò a scrutarlo con attenzione focalizzandosi sui delicati lineamenti. Infine, gli chiese di presentarsi per poter cominciare il rituale.
" Che il folle sia agli occhi di tutti, Mann di Ardahin...
Osservate il servo, destinato alla terra della follia. Dove ogni legge non ha piu significato, pronto a sprofondare nel pozzo di Urdr. Qui è il suo corpo ma la sua mente è imprigionata su Oghdain.
Qui noi, abbracciati dalla commozione di Yggr scesa sotto forma di neve, abbracciati dall'energia dell'Yggdrasil, purifichiamo tale folle.
Che le fiamme delle lande di Aengin brucino tale blasfemia a dimostrazione di come la storia si ripeta e di come gli Alvar da Altheid appresero sin dagli arbori come rubare l'energia al nostro Frassino. Ma rammentate... Miei penitenti Syskar.
Ciò che è stato cesserà di essere e giungerà il tempo in cui il Pozzo di Urdr si colmerà dei pensieri dei folli, traboccando. E da questo pozzo emergerà una creatura mostruosa che si ciberà delle anime perdute di Oghdain. Che la nostra fiamma purifichi tale follia e non permetta al pozzo di colmarsi.
Che costui osservi, privo di ogni avere la fine che gli spetta se continuerà a manipolare la sacra energia..."
Le mani di Odherir lentamente si alzarono lasciando che la veste e i monili seguissero i suoi movimenti lentamente
" In dono ad Hejldam, primo condottiero contro il Mostro!"
Così indicò con il bastone i cervi da sacrificare e con voce tonante esclamò
" Herger dei Valdar! Uccidi queste bestie donandole alla terra e mostra a questa blasfema la furia dell'Orso Bianco ".
Fu così che con lenti movimenti, l'uomo dalle poche parole cominciò ad assumere una posizione selvatica e la sua pelle cominciò a ricoprirsi di peli. I denti pian piano diventarono Zanne e le unghie artigli, un possente Ruglio accompagnò la mutazione e con enorme ferocia i cervi vennero divorati.
Terminato il naturale evento, Odherir s'inchinò immergendo le mani nelle viscere dei cadaveri per poi rivolgersi nuovamente all'Alvar.
La fissò intensamente e con gesto secco gli schizzò del sangue in volto.
" Algiz Ikke! A dimostrazione del tuo operato contro natura!"
Un secondo gesto bagnò nuovamente di sangue il volto della vittima.
" Uruz Ikke! Macchiata dal Disonore, preferendo la manipolazione alla spada e allo scudo! "
Ed infine...
" Nauthiz. Che questa runa ti sia impressa per ripristinare il sacro equilibrio".
Così... Con volto drammatico, il nordico si rivolse ai propri Syskar.
" Che i suoi tomi ed i suoi averi brucino nell'eterna fiamma! Che l'energia ritorni nella terra ed il male venga estirpato per sempre!"
E così accadde. Gli occhi di Indil, seppur forgiati dai secoli, sembravano increduli dinnanzi tale avvenimento. Breve fu il suo stupore, perché in poco tempo fu brutalmente presa dalla sua lucente chioma e trascinata, nuda, verso le proprie lontane terre... Dove solo gambe e braccia, l'avrebbero fatta tornare dal suo Popolo.
Che questo sia d'esempio per tutti coloro che osano oltraggiare la sacralità delle lande innevate.
I Cancelli di Kaek Valdar lentamente si aprirono e con passo pesante, l'esercito dei Vikingr trascinò l'elfa verso l'eterna fiamma. La prigioniera si lasciò trascinare, abbandonata ad una mera consapevolezza: la morte. La curiosità, seppur vicina alla morte, si fece notare negli occhi della vittima che spesso puntavano verso l'eterna fiamma.
Odherir, incuriosito dalla figura, gli afferrò con decisione il volto e cominciò a scrutarlo con attenzione focalizzandosi sui delicati lineamenti. Infine, gli chiese di presentarsi per poter cominciare il rituale.
" Che il folle sia agli occhi di tutti, Mann di Ardahin...
Osservate il servo, destinato alla terra della follia. Dove ogni legge non ha piu significato, pronto a sprofondare nel pozzo di Urdr. Qui è il suo corpo ma la sua mente è imprigionata su Oghdain.
Qui noi, abbracciati dalla commozione di Yggr scesa sotto forma di neve, abbracciati dall'energia dell'Yggdrasil, purifichiamo tale folle.
Che le fiamme delle lande di Aengin brucino tale blasfemia a dimostrazione di come la storia si ripeta e di come gli Alvar da Altheid appresero sin dagli arbori come rubare l'energia al nostro Frassino. Ma rammentate... Miei penitenti Syskar.
Ciò che è stato cesserà di essere e giungerà il tempo in cui il Pozzo di Urdr si colmerà dei pensieri dei folli, traboccando. E da questo pozzo emergerà una creatura mostruosa che si ciberà delle anime perdute di Oghdain. Che la nostra fiamma purifichi tale follia e non permetta al pozzo di colmarsi.
Che costui osservi, privo di ogni avere la fine che gli spetta se continuerà a manipolare la sacra energia..."
Le mani di Odherir lentamente si alzarono lasciando che la veste e i monili seguissero i suoi movimenti lentamente
" In dono ad Hejldam, primo condottiero contro il Mostro!"
Così indicò con il bastone i cervi da sacrificare e con voce tonante esclamò
" Herger dei Valdar! Uccidi queste bestie donandole alla terra e mostra a questa blasfema la furia dell'Orso Bianco ".
Fu così che con lenti movimenti, l'uomo dalle poche parole cominciò ad assumere una posizione selvatica e la sua pelle cominciò a ricoprirsi di peli. I denti pian piano diventarono Zanne e le unghie artigli, un possente Ruglio accompagnò la mutazione e con enorme ferocia i cervi vennero divorati.
Terminato il naturale evento, Odherir s'inchinò immergendo le mani nelle viscere dei cadaveri per poi rivolgersi nuovamente all'Alvar.
La fissò intensamente e con gesto secco gli schizzò del sangue in volto.
" Algiz Ikke! A dimostrazione del tuo operato contro natura!"
Un secondo gesto bagnò nuovamente di sangue il volto della vittima.
" Uruz Ikke! Macchiata dal Disonore, preferendo la manipolazione alla spada e allo scudo! "
Ed infine...
" Nauthiz. Che questa runa ti sia impressa per ripristinare il sacro equilibrio".
Così... Con volto drammatico, il nordico si rivolse ai propri Syskar.
" Che i suoi tomi ed i suoi averi brucino nell'eterna fiamma! Che l'energia ritorni nella terra ed il male venga estirpato per sempre!"
E così accadde. Gli occhi di Indil, seppur forgiati dai secoli, sembravano increduli dinnanzi tale avvenimento. Breve fu il suo stupore, perché in poco tempo fu brutalmente presa dalla sua lucente chioma e trascinata, nuda, verso le proprie lontane terre... Dove solo gambe e braccia, l'avrebbero fatta tornare dal suo Popolo.
Che questo sia d'esempio per tutti coloro che osano oltraggiare la sacralità delle lande innevate.
Discord:Kevin M.#9105