- Mon Dec 14, 2020 11:09 pm
#31584
Le ferite della Baronia erano profonde… La fauna e la flora lasciavano posto alla morte e desolazione portata dall’incendio furente.
Rientrato l’esercito Hammin nella capitale, dopo la vittoria nella campale contro Helcaraxe, per il circolo dell’Yggdrasil diventava primario portare le cure necessarie alle terre innevate.
Bisognava trovare un modo per rendere l’accesso del passo dell’Ours Mear più impervio, in modo da scoraggiare le sortite degli uomini del sud ed avere il tempo necessario al rimboschimento della flora e la rinascita della fauna.
Dopo un breve consulto i Gael decisero di mutare per qualche giorno il clima nei pressi del passo, freddo, ghiaccio e neve sarebbero stati duri ostacoli per l’attraversamento.
Riuniti nei meandri del Nemeton crearono un nuovo rito, lo Skjǫldsnae letteralmente dall’antico nordico: Lo Scudo di neve.
Il Rumenal inviò un corvo alla rocca di Helcaraxe per richiedere assistenza e protezione ai guerrieri del Nord, lo Skjǫldsnae richiede concertazione e molti minuti per la preparazione, tempo in cui i Gael sono vulnerabili.
Radunati tutti ad Hulborg i Nordici cavalcarono velocemente oltre il passo e si fermarono nelle verdi terre...
in poco tempo furono erette palizzate di difesa, il perimetro era delineato, i guerrieri erano pronti alla battaglia il rito inizia…
Con l’aiuto delle Rune furono richiamati gli elementi:
• Chiamata all’aria
“nei venti impetuosi, nella betulla dei nuovi inizi e l’aquila nelle altezze del mattino, invoco l'ARIA. E la ringrazio per i suoi doni”
• Chiamata all’acqua
“nella porta azzurra delle acque possenti, il salice, resistente e flessibile e il salmone della saggezza, invoco l'ACQUA. E la ringrazio per i suoi doni.
• Chiamata della Terra
“dal verde delle alte pietre, il frutto del melo e la grande orsa dei cieli stellati, invoco la TERRA. E la ringrazio per i suoi doni
• Chiamata al fuoco
il cancello rosso delle fiamme luminose, la solidità della quercia e il cervo bianco del bosco estivo, invoco il FUOCO. E lo ringrazio per i suoi doni.
Richiamati gli elementi non restava altro che bandire il fuoco per rompere l’equilibrio e permette al freddo di predominare.
Il Rumenal con voce calma e sicura:
“Fuoco cha hai arso queste terre, lascia spazio al gelo e che le creature che possono vivere in lui abbiano nuova vita "
In questo momento i tre elementi rimasti presero il sopravvento, una sferzata di vento gelido arriva da dentro il passo dell’Orus Maer, in quel momento i druidi incanalano questo gelo spingendolo verso l’avamposto Hammin, il ghiaccio coprì porte e scale a monito per il comportamento sconsiderato degli uomini della capitale.
Non resta che rientrare nel Nord... per qualche giorno la neve la farà da padrona all’ingresso del passo, lenta cadrà... inesorabile... tutto ricoprirà.
Rientrato l’esercito Hammin nella capitale, dopo la vittoria nella campale contro Helcaraxe, per il circolo dell’Yggdrasil diventava primario portare le cure necessarie alle terre innevate.
Bisognava trovare un modo per rendere l’accesso del passo dell’Ours Mear più impervio, in modo da scoraggiare le sortite degli uomini del sud ed avere il tempo necessario al rimboschimento della flora e la rinascita della fauna.
Dopo un breve consulto i Gael decisero di mutare per qualche giorno il clima nei pressi del passo, freddo, ghiaccio e neve sarebbero stati duri ostacoli per l’attraversamento.
Riuniti nei meandri del Nemeton crearono un nuovo rito, lo Skjǫldsnae letteralmente dall’antico nordico: Lo Scudo di neve.
Il Rumenal inviò un corvo alla rocca di Helcaraxe per richiedere assistenza e protezione ai guerrieri del Nord, lo Skjǫldsnae richiede concertazione e molti minuti per la preparazione, tempo in cui i Gael sono vulnerabili.
Radunati tutti ad Hulborg i Nordici cavalcarono velocemente oltre il passo e si fermarono nelle verdi terre...
in poco tempo furono erette palizzate di difesa, il perimetro era delineato, i guerrieri erano pronti alla battaglia il rito inizia…
Con l’aiuto delle Rune furono richiamati gli elementi:
• Chiamata all’aria
“nei venti impetuosi, nella betulla dei nuovi inizi e l’aquila nelle altezze del mattino, invoco l'ARIA. E la ringrazio per i suoi doni”
• Chiamata all’acqua
“nella porta azzurra delle acque possenti, il salice, resistente e flessibile e il salmone della saggezza, invoco l'ACQUA. E la ringrazio per i suoi doni.
• Chiamata della Terra
“dal verde delle alte pietre, il frutto del melo e la grande orsa dei cieli stellati, invoco la TERRA. E la ringrazio per i suoi doni
• Chiamata al fuoco
il cancello rosso delle fiamme luminose, la solidità della quercia e il cervo bianco del bosco estivo, invoco il FUOCO. E lo ringrazio per i suoi doni.
Richiamati gli elementi non restava altro che bandire il fuoco per rompere l’equilibrio e permette al freddo di predominare.
Il Rumenal con voce calma e sicura:
“Fuoco cha hai arso queste terre, lascia spazio al gelo e che le creature che possono vivere in lui abbiano nuova vita "
In questo momento i tre elementi rimasti presero il sopravvento, una sferzata di vento gelido arriva da dentro il passo dell’Orus Maer, in quel momento i druidi incanalano questo gelo spingendolo verso l’avamposto Hammin, il ghiaccio coprì porte e scale a monito per il comportamento sconsiderato degli uomini della capitale.
Non resta che rientrare nel Nord... per qualche giorno la neve la farà da padrona all’ingresso del passo, lenta cadrà... inesorabile... tutto ricoprirà.