- Thu Dec 03, 2020 7:38 pm
#30866
l vento gemeva tra le pendici dell’ Orus Maer, li dove l uomo lo aveva violato per i suoi commerci, abbandonando i sentieri tortuosi familiari agli stambecchi, il passo est, una ferita che tagliava le montagne.
Claus era li, ai piedi del grosso portone,
aspettava suo figlio,
aspettava una risposta,
aspettava un pentimento.
Il nero stallone risaltava nella bianca distesa innevata, ed in groppa un guerriero coperto di pellicce.
Quando vide il vecchio tirò le redini e il trotto divenne una faticosa camminata.
Kveda Cassius , ti aspettavo.
Kevda padre, ho ricevuto il tuo messaggio.
Le parole tradivano un disappunto misto a curiosità.
Seguimi e lega il cavallo. disse in maniera autorevole.
Il vecchio nordico lo portò all’interno della Nera struttura.
Riconosci questo luogo? Quanto hai militato indossando il Nero? la voce echeggiò nella cortile.
Circa tre anniPadre. La voce era risoluta ma lo sguardo tradiva vecchi ricordi.
I due aprirono la porta della camerata e si sgrullarono l neve di dosso.
Qual’era il tuo letto tra questi? con tono pacato.
Quello giù in fondo era il mio. Indicò il guerriero puntando il dito.
Gli sguardi si incrociarono nuovamente fino a che la domanda fu fatta.
Perché? Mi interessa solo il perché e non chi hai ucciso. Hai dato il sangue per tenere il Flux fuori da queste terre, ed ora combatti per portarlo.
Dimmi perché
Cassius restò in silenzio un attimo.
Questa guerra è tra Sneaer e Thorgun, a me non interessa riportare il Flux. Ora faccio parte della marina ed ho delle responsabilità.
Un giorno mi sono svegliato senza nulla, il giorno prima ero un vargos, mi avete levato tutto per sostituirlo con qualcosa che non mi appartiene. Qualcosa che non riconoco.
La voce si fece roca come un suono spezzato.
Snaer passerà, così come il guardiano. KAek stesso verrà chiamato nel valhalla, perché Helcaraxe non sono le persone che lo vivono per il tempo di un fiocco di neve.
Helcaraxe è questa energia che senti, il legame tra l’uomo e la natura, è il desiderio di chiamarlo casa. E tu lo hai tradito, lo hai violato nel modo peggiore che potesse esserci.
Mentre parlava le guance si rigarono di lacrime, sebbene il tono non subisse sussulti.
Il figlio osservò il padre, chinò il capo.
Hai ragione padre, ho sbagliato e non volevo. Non ho mai alzato un’arma contro un nordico, ho aiutato un certo Ulver senza sapere fosse un kessel. Non posso tornare inditro ma il mio cuore è spezzato.
Claus si avvicinò e gli mise la grossa mano rugosa sul viso alzandogli la testa .
Come padre ti perdono e rinnovo il mio amore per te, ma sono anche un Maknar e questo lo sai bene.
Certo padre, accetto con mestizia il tuo volere.
Consegnami i vessilli del tuo passato, da ORA il clan Kessel ti disconosce e il tuo nome non verrà ricordato con onore.
Cassius consegnò i suoi avere gelosamente conservati
la tua volontà sia fatta…..
Ricordati io ti perdono ma non Helcaraxe, non queste terre. Se mai vorrai riparare la danno non ti basterà una vita.
Il gurriero montò a cavallo, pronandolo tr ala neve, appena varcò la soglia faticò a girarsi e con Voce struggente diede un ultimo saluto.
Ha det bra Padre.
Claus era li, ai piedi del grosso portone,
aspettava suo figlio,
aspettava una risposta,
aspettava un pentimento.
Il nero stallone risaltava nella bianca distesa innevata, ed in groppa un guerriero coperto di pellicce.
Quando vide il vecchio tirò le redini e il trotto divenne una faticosa camminata.
Kveda Cassius , ti aspettavo.
Kevda padre, ho ricevuto il tuo messaggio.
Le parole tradivano un disappunto misto a curiosità.
Seguimi e lega il cavallo. disse in maniera autorevole.
Il vecchio nordico lo portò all’interno della Nera struttura.
Riconosci questo luogo? Quanto hai militato indossando il Nero? la voce echeggiò nella cortile.
Circa tre anniPadre. La voce era risoluta ma lo sguardo tradiva vecchi ricordi.
I due aprirono la porta della camerata e si sgrullarono l neve di dosso.
Qual’era il tuo letto tra questi? con tono pacato.
Quello giù in fondo era il mio. Indicò il guerriero puntando il dito.
Gli sguardi si incrociarono nuovamente fino a che la domanda fu fatta.
Perché? Mi interessa solo il perché e non chi hai ucciso. Hai dato il sangue per tenere il Flux fuori da queste terre, ed ora combatti per portarlo.
Dimmi perché
Cassius restò in silenzio un attimo.
Questa guerra è tra Sneaer e Thorgun, a me non interessa riportare il Flux. Ora faccio parte della marina ed ho delle responsabilità.
Un giorno mi sono svegliato senza nulla, il giorno prima ero un vargos, mi avete levato tutto per sostituirlo con qualcosa che non mi appartiene. Qualcosa che non riconoco.
La voce si fece roca come un suono spezzato.
Snaer passerà, così come il guardiano. KAek stesso verrà chiamato nel valhalla, perché Helcaraxe non sono le persone che lo vivono per il tempo di un fiocco di neve.
Helcaraxe è questa energia che senti, il legame tra l’uomo e la natura, è il desiderio di chiamarlo casa. E tu lo hai tradito, lo hai violato nel modo peggiore che potesse esserci.
Mentre parlava le guance si rigarono di lacrime, sebbene il tono non subisse sussulti.
Il figlio osservò il padre, chinò il capo.
Hai ragione padre, ho sbagliato e non volevo. Non ho mai alzato un’arma contro un nordico, ho aiutato un certo Ulver senza sapere fosse un kessel. Non posso tornare inditro ma il mio cuore è spezzato.
Claus si avvicinò e gli mise la grossa mano rugosa sul viso alzandogli la testa .
Come padre ti perdono e rinnovo il mio amore per te, ma sono anche un Maknar e questo lo sai bene.
Certo padre, accetto con mestizia il tuo volere.
Consegnami i vessilli del tuo passato, da ORA il clan Kessel ti disconosce e il tuo nome non verrà ricordato con onore.
Cassius consegnò i suoi avere gelosamente conservati
la tua volontà sia fatta…..
Ricordati io ti perdono ma non Helcaraxe, non queste terre. Se mai vorrai riparare la danno non ti basterà una vita.
Il gurriero montò a cavallo, pronandolo tr ala neve, appena varcò la soglia faticò a girarsi e con Voce struggente diede un ultimo saluto.
Ha det bra Padre.