- Tue Dec 01, 2020 2:16 pm
#30687
Introduzione
Ciclo di Hebieso (ovvero Nembonume, A.I. 284) - Jungla di Waka Nui
L’Hawakan Khewe ha chiesto a me, Lingua di Serpente, di raccogliere informazioni sul grande gatto a strisce, osservando le sue abitudini e cercando storie e leggende sul suo conto presso le altre tribù della jungla. Se un giorno diventerò un vero Makap sarà bene che impari a conoscere a fondo la jungla e le bestie che la abitano. Così, per diverse volte Shoixal e Lhuixan sono morti e rinati nel cielo mentre osservavo e vagavo, ed alla fine questo è quello che ho appreso.
I. Aspetto fisico ed abitudini
Il grande gatto a strisce è un predatore della jungla, un fiero felino che domina nei suoi territori.
Fisicamente appare come una grossa pantera, ma le sue dimensioni sono decisamente maggiori: gli arti sono più lunghi, il torace più ampio e la muscolatura più sviluppata. Infatti alcuni dei nostri fratelli qwaylar, dopo una lunga ed estenuante lotta per sottomettere la creatura, sono addirittura riusciti a cavalcarla e questa è sembrata riuscire comunque a muoversi agilmente anche con una persona in groppa. Il suo colore varia dal giallo acceso all’arancione, ma sono stati visti anche esemplari con il manto bianco. La pelliccia è poi caratterizzata dalle tipiche strisce nere, che ricoprono interamente il corpo dell’animale.
Il grande gatto a strisce è un cacciatore solitario, raramente si vede più di un esemplare a caccia ed in quei casi mi è sempre sembrato di notare che fosse una madre con i suoi figli. La tecnica di caccia è molto semplice e sempre la stessa: il grande gatto avanza di soppiatto, sfruttando la vegetazione per nascondersi, e poi balza addosso alla sua preda bloccandola al suolo con la sua enorme forza, finendola poi con un morso al collo. E’ solito consumare parte del cacciato sul posto, sicuro di non essere attaccato da altri predatori per via del timore che incute, e successivamente portare la carne rimanente nella sua tana. Le prede che predilige sono gli erbivori che abitano la jungla, preferendo animali di stazza media a quelli più piccoli: infatti gli animali di dimensioni inferiori, oltre a fornire meno carne, hanno anche più possibilità di sfuggire al predatore. Osservando il grande gatto, si intuisce anche che non fa molto affidamento sull’olfatto per trovare le sue prede, quanto sulla sua eccezionale vista.
Nel caso in cui il grande gatto si dovesse trovare ad affrontare un nemico che ritiene essere una minaccia, il felino cede alla sua vera natura e dimostra un’indole ed uno stile di combattimento a dir poco feroci. Dotato di agilità e di forza, il grande gatto è in grado di aggredire il suo nemico con rapidità e sbilanciarlo, per poi affondare i suoi affilati artigli che lasciano ferite assai profonde. E’ capitato di vedere il grande gatto battere animali più grandi di lui perché questi, perso troppo sangue, non avevano neanche il fiato per rimettersi in piedi. A tal proposito, alcune volte è proprio il grande gatto che, grazie alla straordinaria forza dei suoi muscoli, si solleva sulle zampe posteriori stando di fatto in piedi e da questa posizione sferra due possenti colpi con le zampe anteriori, per poi schiacciare al suolo l’avversario tramortito con tutto il suo peso; di solito non c’è scampo da questo attacco. Altro aspetto spaventoso del grande gatto è che in alcune circostanze sembra quasi perdere il controllo ed aggredire con indescrivibile furia il suo nemico, senza neanche curarsi delle ferite che subisce; solitamente, questo avviene quando il grande gatto sente che la sua prole viene minacciata.
Infine, il grande gatto a strisce preferisce vivere in caverne naturali, lontano da altri animali, a dimostrazione della sua fierezza e convinzione di superiorità, anche in virtù della sua natura schiva.
Ciclo di Hebieso (ovvero Nembonume, A.I. 284) - Jungla di Waka Nui
L’Hawakan Khewe ha chiesto a me, Lingua di Serpente, di raccogliere informazioni sul grande gatto a strisce, osservando le sue abitudini e cercando storie e leggende sul suo conto presso le altre tribù della jungla. Se un giorno diventerò un vero Makap sarà bene che impari a conoscere a fondo la jungla e le bestie che la abitano. Così, per diverse volte Shoixal e Lhuixan sono morti e rinati nel cielo mentre osservavo e vagavo, ed alla fine questo è quello che ho appreso.
I. Aspetto fisico ed abitudini
Il grande gatto a strisce è un predatore della jungla, un fiero felino che domina nei suoi territori.
Fisicamente appare come una grossa pantera, ma le sue dimensioni sono decisamente maggiori: gli arti sono più lunghi, il torace più ampio e la muscolatura più sviluppata. Infatti alcuni dei nostri fratelli qwaylar, dopo una lunga ed estenuante lotta per sottomettere la creatura, sono addirittura riusciti a cavalcarla e questa è sembrata riuscire comunque a muoversi agilmente anche con una persona in groppa. Il suo colore varia dal giallo acceso all’arancione, ma sono stati visti anche esemplari con il manto bianco. La pelliccia è poi caratterizzata dalle tipiche strisce nere, che ricoprono interamente il corpo dell’animale.
Il grande gatto a strisce è un cacciatore solitario, raramente si vede più di un esemplare a caccia ed in quei casi mi è sempre sembrato di notare che fosse una madre con i suoi figli. La tecnica di caccia è molto semplice e sempre la stessa: il grande gatto avanza di soppiatto, sfruttando la vegetazione per nascondersi, e poi balza addosso alla sua preda bloccandola al suolo con la sua enorme forza, finendola poi con un morso al collo. E’ solito consumare parte del cacciato sul posto, sicuro di non essere attaccato da altri predatori per via del timore che incute, e successivamente portare la carne rimanente nella sua tana. Le prede che predilige sono gli erbivori che abitano la jungla, preferendo animali di stazza media a quelli più piccoli: infatti gli animali di dimensioni inferiori, oltre a fornire meno carne, hanno anche più possibilità di sfuggire al predatore. Osservando il grande gatto, si intuisce anche che non fa molto affidamento sull’olfatto per trovare le sue prede, quanto sulla sua eccezionale vista.
Nel caso in cui il grande gatto si dovesse trovare ad affrontare un nemico che ritiene essere una minaccia, il felino cede alla sua vera natura e dimostra un’indole ed uno stile di combattimento a dir poco feroci. Dotato di agilità e di forza, il grande gatto è in grado di aggredire il suo nemico con rapidità e sbilanciarlo, per poi affondare i suoi affilati artigli che lasciano ferite assai profonde. E’ capitato di vedere il grande gatto battere animali più grandi di lui perché questi, perso troppo sangue, non avevano neanche il fiato per rimettersi in piedi. A tal proposito, alcune volte è proprio il grande gatto che, grazie alla straordinaria forza dei suoi muscoli, si solleva sulle zampe posteriori stando di fatto in piedi e da questa posizione sferra due possenti colpi con le zampe anteriori, per poi schiacciare al suolo l’avversario tramortito con tutto il suo peso; di solito non c’è scampo da questo attacco. Altro aspetto spaventoso del grande gatto è che in alcune circostanze sembra quasi perdere il controllo ed aggredire con indescrivibile furia il suo nemico, senza neanche curarsi delle ferite che subisce; solitamente, questo avviene quando il grande gatto sente che la sua prole viene minacciata.
Infine, il grande gatto a strisce preferisce vivere in caverne naturali, lontano da altri animali, a dimostrazione della sua fierezza e convinzione di superiorità, anche in virtù della sua natura schiva.
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Inarius Menethil