- Sat Sep 26, 2020 4:31 pm
#25816
Dopo una dura giornata di lavoro, a tarda sera, Dulbur raggiunge la piazza di Helcaraxe per affidare alle cure di Cassia il ricavato da riporre nel forziere.
Prima di ritirarsi a coricare, decide di sedersi sulla panca ai piedi della Rocca per prendersi del tempo e pulire la sua mannaia ed i coltelli da lavoro.
Mugugnando una canzone tra se e se, sposta lo sguardo distrattamente dai suoi attrezzi alla bacheca per vedere se vi fossero affissi nuovi messaggi. Poi una lieve folata di vento fece oscillare la mappa dei territori del Regno posta accanto, che attirò l’attenzione di Dulbur.
Come colto da un dubbio, il nordico si alzò e si avvicinò come a voler indagare. Assottigliò lo sguardo e con il dito puntato sopra la mappa seguì il disegno della strada che attraversa l’Orus Mear e conduce alle terre verdi.
“Ah-ah!” Tamburellò più volte il dito su di una scritta posta sotto il maniero degli Hammin.
“Ci siamo dimenticati di correggere l’errore che, ai tempi, ci fecero notare i Dverg.”
Bofonchiando si voltò verso il fuoco, si chinò a prese un ramoscello in parte carbonizzato e lo impugnò a mò di penna.
“Meglio correggere questa mappa, prima che si inventino chissà quali storie!”
Con un tratto netto tirò una linea sopra il nome posto sotto all’uscita dell’Orus Mear e ricopiò la stessa scritta poco più a destra, in corrispondenza di un punto nero indicante una accesso sulla parete montuosa.
Prima di ritirarsi a coricare, decide di sedersi sulla panca ai piedi della Rocca per prendersi del tempo e pulire la sua mannaia ed i coltelli da lavoro.
Mugugnando una canzone tra se e se, sposta lo sguardo distrattamente dai suoi attrezzi alla bacheca per vedere se vi fossero affissi nuovi messaggi. Poi una lieve folata di vento fece oscillare la mappa dei territori del Regno posta accanto, che attirò l’attenzione di Dulbur.
Come colto da un dubbio, il nordico si alzò e si avvicinò come a voler indagare. Assottigliò lo sguardo e con il dito puntato sopra la mappa seguì il disegno della strada che attraversa l’Orus Mear e conduce alle terre verdi.
“Ah-ah!” Tamburellò più volte il dito su di una scritta posta sotto il maniero degli Hammin.
“Ci siamo dimenticati di correggere l’errore che, ai tempi, ci fecero notare i Dverg.”
Bofonchiando si voltò verso il fuoco, si chinò a prese un ramoscello in parte carbonizzato e lo impugnò a mò di penna.
“Meglio correggere questa mappa, prima che si inventino chissà quali storie!”
Con un tratto netto tirò una linea sopra il nome posto sotto all’uscita dell’Orus Mear e ricopiò la stessa scritta poco più a destra, in corrispondenza di un punto nero indicante una accesso sulla parete montuosa.
Dulbur il CantaGuerra / Panzone