- Thu Jun 11, 2020 11:35 am
#21583
E’ la sensazione che provi al risveglio da un brutto sogno, in quei pochi attimi in cui non sei del tutto certo di trovarti nella realtà o ancora abbracciato da quelle emozioni notturne. Ti guardi intorno e le ombre che ti inseguivano per ghermirti e dilaniarti anima e carne sembra che siano ancora là, negli angoli bui della tua stanza, pronte a scattare come una pantera sulla preda.
Ma il privilegio dei più è che il terrore svanisce in brevi attimi, quando la tua mente diviene consapevole di esser tornata nei reami della veglia: stessa fortuna non è concessa a coloro che vivono in un incubo lungo anni o decenni e il cui ritorno alla normalità non è certo e di sicuro è altrettanto lungo.
Vivo i miei giorni scrutando gli angoli oscuri delle strade, le forme che la tenebra plasma nella foschia delle foreste e sulle onde del mare nel cuore della notte: ho la sensazione che lui sia lì e che la sua vendetta vorrà abbattersi su di me, io che l’ho abbandonato e ripudiato accusandolo di essere un padre che lascia i suoi figli alla mercé degli eventi. Mi aspetto che prima o poi quelle ombre nei vicoli diventino di carne e sangue e ferro di coltello e vengano ad estrarre la vita dalle mie membra per riconsegnarla a lui.
Il dio oscuro esige vendetta, ma anche io pretendo lo stesso: la strada verso l’equilibrio del Grigio è ancora lunga per me che sono al suo principio, sento ancora il sapore del sangue in bocca e il desiderio di distruggere gli idoli dell’ingannatore. Quando raggiungerò la pace?

Sono settimane che vago in cerca di tutto ciò che lo rappresenta, calando la mia ascia su ossa antiche e maledette, distorcendo l’aria intorno a spettri rancorosi con una melodia straziante: voglio distruggere le sue effigi, voglio dimostrargli che anche un singolo uomo può ferire un dio.
Eppure sento che questa mia sete deve essere presto placata o soddisfatta con altro, ogni giorno che vivo cercando vendetta è un giorno più lontano dal ricevere la grazia del Cieco Veggente.
Mi trovo ad ammettere che questa tragedia ha un suo lato positivo: inizio a studiare i meccanismi del mondo con occhi diversi, sento come se ciò che è bene e ciò che è male siano più chiari dinanzi a me. Forse il Grigio vuole indicarmi una strada da percorrere, osservare il mondo da un punto di vista nuovo per intravedere le imperfezioni che negano il giusto Equilibrio.
E ciò che osservo è palese, l’Equilibrio deve affermarsi nuovamente, ciò che mi circonda sta appesantendo la bilancia da un lato soltanto.
Osservare, apprendere, fare tesoro della conoscenza ed usarla come arma per ripristinare il giusto stato delle cose: che la mia sete di vendetta verso Vashnaar non sia già parte del piano del Cieco?
Ma il privilegio dei più è che il terrore svanisce in brevi attimi, quando la tua mente diviene consapevole di esser tornata nei reami della veglia: stessa fortuna non è concessa a coloro che vivono in un incubo lungo anni o decenni e il cui ritorno alla normalità non è certo e di sicuro è altrettanto lungo.
Vivo i miei giorni scrutando gli angoli oscuri delle strade, le forme che la tenebra plasma nella foschia delle foreste e sulle onde del mare nel cuore della notte: ho la sensazione che lui sia lì e che la sua vendetta vorrà abbattersi su di me, io che l’ho abbandonato e ripudiato accusandolo di essere un padre che lascia i suoi figli alla mercé degli eventi. Mi aspetto che prima o poi quelle ombre nei vicoli diventino di carne e sangue e ferro di coltello e vengano ad estrarre la vita dalle mie membra per riconsegnarla a lui.
Il dio oscuro esige vendetta, ma anche io pretendo lo stesso: la strada verso l’equilibrio del Grigio è ancora lunga per me che sono al suo principio, sento ancora il sapore del sangue in bocca e il desiderio di distruggere gli idoli dell’ingannatore. Quando raggiungerò la pace?

Sono settimane che vago in cerca di tutto ciò che lo rappresenta, calando la mia ascia su ossa antiche e maledette, distorcendo l’aria intorno a spettri rancorosi con una melodia straziante: voglio distruggere le sue effigi, voglio dimostrargli che anche un singolo uomo può ferire un dio.
Eppure sento che questa mia sete deve essere presto placata o soddisfatta con altro, ogni giorno che vivo cercando vendetta è un giorno più lontano dal ricevere la grazia del Cieco Veggente.
Mi trovo ad ammettere che questa tragedia ha un suo lato positivo: inizio a studiare i meccanismi del mondo con occhi diversi, sento come se ciò che è bene e ciò che è male siano più chiari dinanzi a me. Forse il Grigio vuole indicarmi una strada da percorrere, osservare il mondo da un punto di vista nuovo per intravedere le imperfezioni che negano il giusto Equilibrio.
E ciò che osservo è palese, l’Equilibrio deve affermarsi nuovamente, ciò che mi circonda sta appesantendo la bilancia da un lato soltanto.
Osservare, apprendere, fare tesoro della conoscenza ed usarla come arma per ripristinare il giusto stato delle cose: che la mia sete di vendetta verso Vashnaar non sia già parte del piano del Cieco?
Zenon Valdemar
Tribunus Plebis dell'Impero di Amon
Tribunus Plebis dell'Impero di Amon