- Fri Nov 15, 2019 7:40 pm
#3893
...Fu Drakard Blackwolf - Lupo della Cenere...
...Ora Askeladd... Donnaiolo Erotomane, Alcolista e Tossicodipendente...
- Solfeggiante dell'Anno Imperiale 281
Illuminato solo dalla fioca luce di una piccola candela, il nordico era seduto in solitaria ad uno dei sudici tavoli della Locanda del Troll Ubriaco.
Intorno a lui solo poche persone e l'odore acre del legno bagnato di birra, l'ora era ormai tarda e in molti si erano già ritirati nei loro giacigli per riposare.
I suoi verdi occhi, nascosti sotto al grigio copricapo di Lupo, fissavano fronte e se dove, oltre alla candela ed un boccale di birra quasi terminato, vi era un libro aperto dalle pagine ancora immacolate.
Erano ormai trascorsi più di quattro mesi da quando lui e suo fratello Solvulf avevano messo piede sulla bianca isola, e finalmente dopo aver compiuto il suo dovere era divenuto un Turas, sfoggiando ora con orgoglio il manto vermiglio di Helcaraxe sulle proprie spalle.
Il primo passo era compiuto, ma il cammino era ancora lungo e tortuoso. Il sentiero che gli si estendeva davanti era pronto per essere percorso a testa alta, ora la sua storia e quella dei suoi antenati andava narrata e divulgata, affinché il proprio onore divenisse quelli dei suoi padri.
Impugnò con decisione la penna con la mano sinistra, quasi con la stessa veemenza con cui si impugna una spada, la tinse accuratamente nell'inchiostro ed iniziò di getto a scrivere, riempiendo di parole quelle pagine che fino a poco prima erano bianche e pure come la neve.
ANTICO CLAN ISVARGR
- Stemma: Testa di Lupo Nera in Campo Grigio
- Colore Kilt: Grigio
- Storia:
Il Clan Isvargr era un antico e piccolo clan che abitava nelle impervie terre a Nord dalla Baronia Centrale composto da uomini forti, cacciatori abili ed esploratori esperti, fedeli ai culti ed alle tradizioni nordiche, legati dall’amore per la propria terra nonostante le dure e impervie avversità in cui erano costretti a vivere. Secondo le leggende il capostipite fu un poderoso guerriero nordico di nome Wulfgrar Isvargr, che nei tempi antichi insediò il clan tra i confini di quelle che ancora oggi vengono chiamate “Lande Corrotte”.
Il gelido clima della Baronia li ha temprati tenaci e feroci, come ogni buon guerriero del nord dovrebbe essere. Non sono mai stati grandi navigatori, da sempre hanno preferito spostarsi sulla terra ferma attraversando le fitte ed innevate foreste della Baronia piuttosto che avventurarsi per mare su delle Drakkar. Ciò li ha dotati di un grande istinto di sopravvivenza e di una resistenza fisica fuori dal comune, rendendoli capaci di coprire grandi tragitti senza far soste. L'abitudine a cacciare tra le nevi sfidando tempeste e condizioni climatiche avverse li ha resi ottimi cacciatori ed abili segugi, capaci di battere ogni tipo di sentiero e scovare tracce del passaggio di uomini e animali anche a diverse miglia di distanza.
Il loro animale simbolico è il Lupo, poiché come i Lupi gli esponenti di questo clan sono soliti cacciare, ovvero in branco, lavorando di squadra e affidando la loro vita nelle mani dei propri fratelli nella più totale fiducia e consapevolezza, legati da una profonda fratellanza. Onorano i Lupi come loro pari e per questo motivo non li cacciano e non li uccidono, a meno che non vengano a loro volta attaccati, ma li rispettano e ammirano, così come rispettano e non attaccano l'Orso Bianco, in onore del più antico clan nordico narrato nelle leggende, il Clan Valdar.
Da sempre si sono abituati a discendere in lungo e in largo la Baronia, affrontando o evitando abilmente i pericoli che in essa si insidiano per intrattenere rapporti commerciali presso il Picco dell'Aquila, Hulborg, Nuran Kar e con i popoli ai confini delle terre innevate, in modo da condividere e barattare pelli, cibo, armi e qualsiasi cosa potesse tornare loro utile per sopravvivere, ma anche per reperire informazioni importanti atte a difendersi preventivamente da ciò che avrebbe potuto minacciare il loro popolo e le loro terre.
Questo clan prosperò sino alla fine dell'anno Imperiale 269, proprio quando l'inverno era nella stretta della sua morsa più gelida, dal villaggio di Zalhomen discesero le terribili orde di Jorn Bergtatt che rasero al suolo tutto ciò che incontrarono sul loro cammino, trucidando senza alcuna pietà uomini, donne e bambini, razziando e bruciando ogni cosa.
All'epoca a guidare il clan vi era un lontano discendente di Wulfgrar Isvargr il cui nome era Ulfadyr Isvargr, che insieme alla sua compagna, Ylgrid Isvargr, ed ai guerrieri più forti del clan morirono gloriosamente nel tentativo di arginare le forze Bergtatt e permettere ai loro figli e fratelli di salvarsi, garantendo un possibile futuro per il clan, così che non venisse completamente estinto e la sua storia dimenticata.
Il villaggio fu interamente raso al suolo ed il clan quasi del tutto sterminato, i pochi sopravvissuti che scamparono a quel giorno si dispersero rifugiandosi nei diversi angoli della Baronia o recandosi sull'isola di Helcaraxe, come fecero i diretti discendenti del Capoclan Ulfadyr Isvargr, i cui nomi sono Ulfryl e Solvulf, desiderosi, un giorno, di vendicarsi e lavare nel sangue l'affronto subito dal Clan Bergtatt, onorando così l'antico nome dei loro avi.

Finì di scrivere e ripose la penna nel calamaio, terminò tutto d'un sorso il boccale di birra e dopo essersi pulito la bocca con l'avambraccio sorrise leggermente, portandosi una mano sul lato destro del petto, a toccare la testa di lupo marchiata a fuoco su di esso. Infine chiuse il libro e uscì dalla locanda, compiendo nuovi passi sulla neve di Helcaraxe.
Illuminato solo dalla fioca luce di una piccola candela, il nordico era seduto in solitaria ad uno dei sudici tavoli della Locanda del Troll Ubriaco.
Intorno a lui solo poche persone e l'odore acre del legno bagnato di birra, l'ora era ormai tarda e in molti si erano già ritirati nei loro giacigli per riposare.
I suoi verdi occhi, nascosti sotto al grigio copricapo di Lupo, fissavano fronte e se dove, oltre alla candela ed un boccale di birra quasi terminato, vi era un libro aperto dalle pagine ancora immacolate.
Erano ormai trascorsi più di quattro mesi da quando lui e suo fratello Solvulf avevano messo piede sulla bianca isola, e finalmente dopo aver compiuto il suo dovere era divenuto un Turas, sfoggiando ora con orgoglio il manto vermiglio di Helcaraxe sulle proprie spalle.
Il primo passo era compiuto, ma il cammino era ancora lungo e tortuoso. Il sentiero che gli si estendeva davanti era pronto per essere percorso a testa alta, ora la sua storia e quella dei suoi antenati andava narrata e divulgata, affinché il proprio onore divenisse quelli dei suoi padri.
Impugnò con decisione la penna con la mano sinistra, quasi con la stessa veemenza con cui si impugna una spada, la tinse accuratamente nell'inchiostro ed iniziò di getto a scrivere, riempiendo di parole quelle pagine che fino a poco prima erano bianche e pure come la neve.
ANTICO CLAN ISVARGR
- Stemma: Testa di Lupo Nera in Campo Grigio
- Colore Kilt: Grigio
- Storia:
Il Clan Isvargr era un antico e piccolo clan che abitava nelle impervie terre a Nord dalla Baronia Centrale composto da uomini forti, cacciatori abili ed esploratori esperti, fedeli ai culti ed alle tradizioni nordiche, legati dall’amore per la propria terra nonostante le dure e impervie avversità in cui erano costretti a vivere. Secondo le leggende il capostipite fu un poderoso guerriero nordico di nome Wulfgrar Isvargr, che nei tempi antichi insediò il clan tra i confini di quelle che ancora oggi vengono chiamate “Lande Corrotte”.
Il gelido clima della Baronia li ha temprati tenaci e feroci, come ogni buon guerriero del nord dovrebbe essere. Non sono mai stati grandi navigatori, da sempre hanno preferito spostarsi sulla terra ferma attraversando le fitte ed innevate foreste della Baronia piuttosto che avventurarsi per mare su delle Drakkar. Ciò li ha dotati di un grande istinto di sopravvivenza e di una resistenza fisica fuori dal comune, rendendoli capaci di coprire grandi tragitti senza far soste. L'abitudine a cacciare tra le nevi sfidando tempeste e condizioni climatiche avverse li ha resi ottimi cacciatori ed abili segugi, capaci di battere ogni tipo di sentiero e scovare tracce del passaggio di uomini e animali anche a diverse miglia di distanza.
Il loro animale simbolico è il Lupo, poiché come i Lupi gli esponenti di questo clan sono soliti cacciare, ovvero in branco, lavorando di squadra e affidando la loro vita nelle mani dei propri fratelli nella più totale fiducia e consapevolezza, legati da una profonda fratellanza. Onorano i Lupi come loro pari e per questo motivo non li cacciano e non li uccidono, a meno che non vengano a loro volta attaccati, ma li rispettano e ammirano, così come rispettano e non attaccano l'Orso Bianco, in onore del più antico clan nordico narrato nelle leggende, il Clan Valdar.
Da sempre si sono abituati a discendere in lungo e in largo la Baronia, affrontando o evitando abilmente i pericoli che in essa si insidiano per intrattenere rapporti commerciali presso il Picco dell'Aquila, Hulborg, Nuran Kar e con i popoli ai confini delle terre innevate, in modo da condividere e barattare pelli, cibo, armi e qualsiasi cosa potesse tornare loro utile per sopravvivere, ma anche per reperire informazioni importanti atte a difendersi preventivamente da ciò che avrebbe potuto minacciare il loro popolo e le loro terre.
Questo clan prosperò sino alla fine dell'anno Imperiale 269, proprio quando l'inverno era nella stretta della sua morsa più gelida, dal villaggio di Zalhomen discesero le terribili orde di Jorn Bergtatt che rasero al suolo tutto ciò che incontrarono sul loro cammino, trucidando senza alcuna pietà uomini, donne e bambini, razziando e bruciando ogni cosa.
All'epoca a guidare il clan vi era un lontano discendente di Wulfgrar Isvargr il cui nome era Ulfadyr Isvargr, che insieme alla sua compagna, Ylgrid Isvargr, ed ai guerrieri più forti del clan morirono gloriosamente nel tentativo di arginare le forze Bergtatt e permettere ai loro figli e fratelli di salvarsi, garantendo un possibile futuro per il clan, così che non venisse completamente estinto e la sua storia dimenticata.
Il villaggio fu interamente raso al suolo ed il clan quasi del tutto sterminato, i pochi sopravvissuti che scamparono a quel giorno si dispersero rifugiandosi nei diversi angoli della Baronia o recandosi sull'isola di Helcaraxe, come fecero i diretti discendenti del Capoclan Ulfadyr Isvargr, i cui nomi sono Ulfryl e Solvulf, desiderosi, un giorno, di vendicarsi e lavare nel sangue l'affronto subito dal Clan Bergtatt, onorando così l'antico nome dei loro avi.

Finì di scrivere e ripose la penna nel calamaio, terminò tutto d'un sorso il boccale di birra e dopo essersi pulito la bocca con l'avambraccio sorrise leggermente, portandosi una mano sul lato destro del petto, a toccare la testa di lupo marchiata a fuoco su di esso. Infine chiuse il libro e uscì dalla locanda, compiendo nuovi passi sulla neve di Helcaraxe.
Last edited by Drakard on Fri Nov 15, 2019 8:08 pm, edited 1 time in total.

...Ora Askeladd... Donnaiolo Erotomane, Alcolista e Tossicodipendente...