- Wed Oct 09, 2019 3:21 pm
#356
I giorni fluivano rapidamente l'uno dopo l'altro,
nonostante le dicerie, l'isola era piuttosto accogliente, certo... piena di teste calde, sia chiaro...
ma presa nel suo insieme non risultava un'isola pericolosa.
Jolet trascorreva le giornate raccogliendo e lavorando il legno su commissione dei falegnami del luogo,
in cambio le permettevano di lavorare nel loro cantiere navale ed imparare il mestiere.
Lui giornalmente la veniva a trovare presso il boschetto in cui si metteva a raccogliere la legna,
ed ogni volta che la incontrava, la salutava ripetendole la solita frase...
tu lavori troppo, vedi che lavorare troppo fa male!
ma quella volta giunto presso il boschetto si stupì nel non trovarla intenta nelle sue mansioni giornaliere,
allora iniziò a girovagare per l'isola in cerca di lei finché non la trovò presso il molo, intenta a sistemare
l'attrezzatura di una nave appena varata.
Hey Jolly! Dove te ne vai? Non avrai deciso di abbandonarci?!
No tranquillo, non potrei vivere per troppo tempo lontano da te! Sto solo finendo di attrezzare
quella che sarà la prima nave costruita con le mie mani! Che te ne pare!?
Urca! L'hai fatta tutta da sola? Lo dicevo che lavori troppo, ma questo troppo è troppo!
Non si lavora mai troppo, si lavora molto, tanto... ma mai troppo!
Intanto tu lavori piu di tutti gli altri, alla fine non ho ancora ben capito di cosa si occupa il tuo gruppo..
vi millantate commercianti ma tu sei l'unica che vedo lavorare...
Bhe... la Radice.... La Radice è La Radice, sai cos'è una radice no? è quella parte della pianta...
quella parte che sta nascosta sottoterra, che fa il lavoro sporco mentre le foglie si prendono il merito,
è quella parte che regge il peso, che tiene in piedi il fusto, che procura i nutrienti e fa si che la pianta
possa crescere sana e forte... non importa se la gente vede o meno cosa fa la radice... la gente... bhe...
la gente giudica in base ai fiori, alle foglie, alla chioma... alla robustezza del fusto...
a nessuno importa della radice... non importa se la gente non ci nota...
noi si lavora per un bene superiore, non per i meriti e la gloria...
il nostro compito è scavare affondo nelle cose, arrivare ovunque, anche senza essere visti...
raggiungere i posti più lontani e inaccessibili, trovare ricchezze, "nutrimento" da portare in superficie...
per rafforzare la pianta, farla diventare ricca di frutti, rigogliosa, energica...
eppure tu non sembri una che ama passare inosservata...
A dirtela tutta, io condivido buona parte dei loro interessi, ma ho anche un sogno mio personale...
da piccola mio nonno mi raccontò la storia di un mezz'elfo, che era riuscito a guadagnarsi il rispetto
di un'intera città elfica, era un artigiano e dedicò tutta la sua vita al suo lavoro.
In quel regno lui non era solo un cittadino, era considerato un benefattore, un filantropo...
e ogni mercante d'ardania andava fino al continente elfico per commerciare con lui...
per vendergli le risorse e comprare i suoi prodotti...
un prodotto guadagnava valore sol perchè lui c'aveva messo su la sua firma...
grazie a quel mezz'elfo per molti anni il mercato di quella città rivaleggiò col bazar di Tremec
e forse ad oggi è un mercato ancora più importante di quello dell'oasi...
E' lui il mio obbiettivo, il giorno che diventerò più famosa di lui è ancora lontano,
ma ti assicuro che prima o poi ci riuscirò...
e il mio nome sarà conosciuto in tutta Ardania...
Jolet Tudas, la Radice Nera...
artigiano, carpentiere, alchimista, contadina, sarta, tagliapietre e fabbro d'ardania!
e a quel punto, mi rimarrà solo da superare Jalabar!
Tu sei tutta matta Jolly.... tutta matta dico io!
I due scoppiarono a ridere quasi in contemporanea, Jolet finì di sistemare la sua barca
e poco dopo prese il mare, lui rimase sul molo a guardarla mentre spariva all'orizzonte...
continua...
nonostante le dicerie, l'isola era piuttosto accogliente, certo... piena di teste calde, sia chiaro...
ma presa nel suo insieme non risultava un'isola pericolosa.
Jolet trascorreva le giornate raccogliendo e lavorando il legno su commissione dei falegnami del luogo,
in cambio le permettevano di lavorare nel loro cantiere navale ed imparare il mestiere.
Lui giornalmente la veniva a trovare presso il boschetto in cui si metteva a raccogliere la legna,
ed ogni volta che la incontrava, la salutava ripetendole la solita frase...
tu lavori troppo, vedi che lavorare troppo fa male!
ma quella volta giunto presso il boschetto si stupì nel non trovarla intenta nelle sue mansioni giornaliere,
allora iniziò a girovagare per l'isola in cerca di lei finché non la trovò presso il molo, intenta a sistemare
l'attrezzatura di una nave appena varata.
Hey Jolly! Dove te ne vai? Non avrai deciso di abbandonarci?!
No tranquillo, non potrei vivere per troppo tempo lontano da te! Sto solo finendo di attrezzare
quella che sarà la prima nave costruita con le mie mani! Che te ne pare!?
Urca! L'hai fatta tutta da sola? Lo dicevo che lavori troppo, ma questo troppo è troppo!
Non si lavora mai troppo, si lavora molto, tanto... ma mai troppo!
Intanto tu lavori piu di tutti gli altri, alla fine non ho ancora ben capito di cosa si occupa il tuo gruppo..
vi millantate commercianti ma tu sei l'unica che vedo lavorare...
Bhe... la Radice.... La Radice è La Radice, sai cos'è una radice no? è quella parte della pianta...
quella parte che sta nascosta sottoterra, che fa il lavoro sporco mentre le foglie si prendono il merito,
è quella parte che regge il peso, che tiene in piedi il fusto, che procura i nutrienti e fa si che la pianta
possa crescere sana e forte... non importa se la gente vede o meno cosa fa la radice... la gente... bhe...
la gente giudica in base ai fiori, alle foglie, alla chioma... alla robustezza del fusto...
a nessuno importa della radice... non importa se la gente non ci nota...
noi si lavora per un bene superiore, non per i meriti e la gloria...
il nostro compito è scavare affondo nelle cose, arrivare ovunque, anche senza essere visti...
raggiungere i posti più lontani e inaccessibili, trovare ricchezze, "nutrimento" da portare in superficie...
per rafforzare la pianta, farla diventare ricca di frutti, rigogliosa, energica...
eppure tu non sembri una che ama passare inosservata...
A dirtela tutta, io condivido buona parte dei loro interessi, ma ho anche un sogno mio personale...
da piccola mio nonno mi raccontò la storia di un mezz'elfo, che era riuscito a guadagnarsi il rispetto
di un'intera città elfica, era un artigiano e dedicò tutta la sua vita al suo lavoro.
In quel regno lui non era solo un cittadino, era considerato un benefattore, un filantropo...
e ogni mercante d'ardania andava fino al continente elfico per commerciare con lui...
per vendergli le risorse e comprare i suoi prodotti...
un prodotto guadagnava valore sol perchè lui c'aveva messo su la sua firma...
grazie a quel mezz'elfo per molti anni il mercato di quella città rivaleggiò col bazar di Tremec
e forse ad oggi è un mercato ancora più importante di quello dell'oasi...
E' lui il mio obbiettivo, il giorno che diventerò più famosa di lui è ancora lontano,
ma ti assicuro che prima o poi ci riuscirò...
e il mio nome sarà conosciuto in tutta Ardania...
Jolet Tudas, la Radice Nera...
artigiano, carpentiere, alchimista, contadina, sarta, tagliapietre e fabbro d'ardania!
e a quel punto, mi rimarrà solo da superare Jalabar!
Tu sei tutta matta Jolly.... tutta matta dico io!
I due scoppiarono a ridere quasi in contemporanea, Jolet finì di sistemare la sua barca
e poco dopo prese il mare, lui rimase sul molo a guardarla mentre spariva all'orizzonte...
continua...
Tesoriere delle Westlands e Rettore dell'Accademia delle Arti di Hammerheim: Jolet Tudas#0620