Regolamento del villaggio elfico di Ilkarin

Ilkarin (o Ilkorin secondo il suono della lingua umana) sorge nella Piana al centro del Reame di Valinor e al suo interno si rispettano le leggi – i Talorn – dei Quenya e dei Sindar dell’Imperituro Reame, visibili nella Bacheca delle Leggi, essendo sotto la giurisdizione della Famiglia Reale e del Concilio delle Due Stirpi di Valinor.

La responsabilità del villaggio ricade interamente sul Concilio delle Due Stirpi di Valinor, se la necessità lo richiede, può essere nominato un Guardiano, chiamato Tirìn.
A lui è demandata la cura del villaggio elfico di Ilkarin, sua responsabilità sarà gestire e controllare le merci del mercato, gestire gli affitti delle locande di Ilkarin, “l’Antro del Bosco”, quella di Ondolinde, “Il Drago d’argento” e quella di Tindunam, “La nuvola solitaria”. Dovrà occuparsi di approvare e redigere i permessi di estrazione, raccolta e uso dei campi.

Sul basso monte sorge il Tempio e l’Osservatorio di Morrigan Elentari, alla Valie è consacrato il villaggio, le sue Stelle sono protettrici e guide, la quiete non venga spezzata, l’oscurità non giunga mai.

Ilkarin è aperta ai viandanti di ogni razza, se essi non appartengono a regni o a genti bandite dal Reame di Valinor. Al suo interno si può riposare e dimorare ma per divenire abitanti di Ilkarin è necessario inviare richiesta al Concilio delle Due Stirpi alla Capitale, Ondolinde.

Per i non cittadini di Valinor è necessario un permesso per svolgere attività di raccolta, estrazione o coltivazione. La caccia è comunque vietata. Il permesso si può richiedere al Guardiano (Tirìn) o ai Conciliari di Valinor tramite missiva a Ondolinde o messaggio sulla bacheca di Ilkarin. Chi verrà trovato privo del permesso si vedrà sequestrata ogni ricchezza naturale rubata e verrà cacciato dal villaggio con relativa ammenda.

Nel Villaggio sorge la Piazza dello Scambio, qui è possibile aprire un banco con un mercante sia per i cittadini di Valinor, i valinrim, che per gli stranieri non banditi.
Per aprire un banco mandare una missiva al Concilio di Valinor o contattare il Guardiano. L’apertura di un banco costerà al proprietario 30.000 monete, in più ogni mese dovrà pagare una tassa di 3.000 monete se straniero o di 2.000 se un cittadino di Valinor.

In particolare però vengono rammentate le tre regole perpetue del Mercato di Ilkarin:

  • È vietato mettere in vendita tomi o scritti riconducibili allo studio della magia, sia essa di radice umana o elfica. La magia non è vendibile o acquistabile, è un dono e come tale Alti e Silvani intendono che ivi venga trattata.
  • È vietato mettere in vendita artefatti, o grezzi, di legname Dorato e Lunare.
  • È vietato mettere in vendita, o anche esporre come trofei, artefatti riconducibili alle manifatture drowish, trofei di guerra o armature e vesti di derivazione degli elfi del sottosuolo.

Qualora venisse trovato un banco che infrange una delle sopra citate regole, verrà avvisato il proprietario via missiva e sequestrato il banco, fino al pagamento di un’ammenda simbolica di 10.000 pezzi d’oro per ogni oggetto non consentito. Trascorso un periodo di un mese senza che il banco venga reclamato, questo rimarrà di proprietà del Valinor, così come pure chi non pagherà l’affitto mensile dello stesso.
Nelle torri di Ilkarin ha sede la divisione dei Drog, i Lupi, dell’Armata degli Araldi. L’ordine e il controllo del villaggio sono pertanto ad essi affidati.
Ad Ilkarin ha sede il palazzo della diplomazia, ove si ricevono le delegazioni dei popoli per affari di diplomazia.

Regolamento della locanda “l’Antro del Bosco”

Nella piazza di Ilkarin sorge la locanda l’Antro del Bosco, la cui gestione viene affidata al Guardiano (Tirìn). Per affittare una stanza sarà necessario, in assenza del Guardiano incaricato dal Concilio, il cui nome è visibile nell’eventuale registro sul banco, mandare una missiva ai Conciliari di Valinor, presso la capitale, Ondolinde.

STANZE E PAGAMENTI

La locanda offre stanze di diverse dimensioni:

  • Stanze matrimoniali: 7.000 monete al mese
  • Stanza singola: 5.000 monete al mese

I prezzi sono soggetti ad una riduzione di 2.000 monete nel caso in cui l’affittuario fosse un Tuima di Valinor.
L’affitto delle stanze è mensile, e l’affitto del mese successivo dovrà essere pagato anticipatamente entro l’ultimo giorno del mese in corso.
Sarà possibile accordarsi per affittare una stanza per più mesi, pagando anticipatamente l’intera somma.
Sarà altresì possibile affittare alcune stanze per brevi periodi, accordandosi personalmente con il locandiere.
Il quindicesimo giorno di ogni mese, le serrature delle stanze che risultano non pagate saranno cambiate.
Gli ospiti avranno tempo fino alla fine del mese per saldare quanto dovuto, con una maggiorazione di 2.000 monete per coprire il costo del cambio della serratura.
Se entro la fine del mese il conto non sarà saldato, il contenuto del baule sarà sequestrato per coprire il costo dell’affitto.

Il prezzo dei permessi di estrazione/raccolta/uso campi è di 5.000 monete al mese

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